Montebello Ionico, SPRAR: Macheda risponde al Sindaco

Fabio Macheda

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Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Fabio Leandro Macheda alla nota del Sindaco relativamente alla questione della procedura di individuazione del soggetto attuatore per lo SPRAR:

L’Ing. Fabio Leandro Macheda, nella sua qualità di consigliere comunale eletto nella lista “L’Officina delle idee” e capogruppo dell’omonimo gruppo consiliare, è nuovamente intervenuto in merito alla procedura di individuazione del soggetto attuatore per i servizi dello SPRAR rispondendo al Sindaco. In una lunga ed articolata missiva, inviata in conoscenza anche al Prefetto di Reggio Calabria, alla Giunta comunale e al Responsabile del procedimento, il Consigliere replica ad una precedente nota del Sindaco evidenziando «lo stupore che suscitano le considerazioni in essa espresse».

«Pare paradossale – si legge nel documento scritto dal Consigliere – che qualcuno, nel caso di specie Lei Sig. Sindaco, si preoccupi di paventare e lasciare intendere conflitti d’interesse palesemente infondati e inesistenti, riguardanti il sottoscritto e la Sua partecipazione all’interno di un’associazione non profit, omettendo invece di preoccuparsi, in via preliminare, di quelli, ben più consistenti e verosimili, che riguardano la carica di Sindaco e quella da Lei ricoperta all’interno del CdA di una società di capitale a prevalente partecipazione pubblica». «Nello specifico – continua l’esponente del gruppo di minoranza – mi riferisco, alle questioni, emerse in più di un Consiglio Comunale ed oggetto d’interpellanza durante gli stessi, riguardo alla sua permanenza in carica all’interno del CdA della società “Patto Territoriale dello Stretto” e alle delibere di Giunta e Consiglio, riguardanti la stessa società, approvate dagli organi comunali, alla Sua presenza e con l’espressione del Suo voto favorevole, in piena contrapposizione con le previsioni dell’Art. 78 del D.Lgs. n. 267/2000 (T.U.E.L.), dell’Art. 32 dello Statuto Comunale e dell’Art. 21 del “Regolamento disciplinante il funzionamento del Consiglio Comunale”».

«Nell’evidenziarLe – scrive ancora Macheda – che, per propria natura il partecipare ad un’Associazione non profit (come nel mio caso) non genera né conflitti d’interesse né profitto, essendo le attività svolte in maniera volontaristica e gratuita, Le sottolineo che la Sua presunta, e non ancora documentalmente smentita, permanenza all’interno di detta società di capitale, per come emerso dall’interpellanza presentata all’ultima seduta consiliare, sembrerebbe, invece, essere causa di inconferibilità della carica di Sindaco ai sensi dell’art.4 del D.lgs.39/2013 e potrebbe, inoltre essere generatrice di profitto, ai sensi degli Art. 21 e 25 dello Statuto di detta società, che prevedono la “remunerazione degli amministratori”, nonché la ripartizione dei “residui utili tra i soci”».

Macheda continua poi a controbattere punto per punto quanto affermato dal Sindaco evidenziando come la questione da lui sollevata «riguarda solo ed esclusivamente le irregolarità procedurali rispetto all’istruttoria in corso per la coprogettazione SPRAR, non essendoci, nella stessa, menzione alcuna riguardo alle istanze avanzate nei confronti dell’Amministrazione Comunale da parte dell’Associazione “I Fossatesi nel Mondo“, peraltro all’epoca dei fatti totalmente sconosciute allo scrivente, e riguardanti invece un’istanza di riesame relativamente alla mancata valutazione dei requisiti curriculari della stessa Associazione nell’ambito di detta selezione».

«Andando proprio nel merito delle due istanze – continua il Consigliere – , infatti, si vede che, mentre l’Associazione chiede il riesame dei propri titoli curriculari, il sottoscritto evidenzia tutta una serie di irregolarità procedurali e di legge, sulla base delle quali istanzia l’annullamento della procedura, ritenuta come assunta dalla Giunta in difetto di competenza e non conforme a dettami legislativi vigenti. Da ciò si evince come tra le due questioni non esista, né possa esistere, legame alcuno. L’istanza avanzata dal sottoscritto, tesa solo alla corretta applicazione dei disposti di legge, infatti, è palesemente slegata da quella avanzata dall’Associazione ” I.F.N.M “, in antitesi con essa e non coincidente con la stessa».

Il capogruppo de “L’Officina delle Idee” continua poi evidenziando come «le due istanze risultano essere incompatibili e del tutto discordanti nelle finalità che si propongono di raggiungere, ovvero: l’annullamento delle delibere di G.C. n. 82/2015, n. 2/2016, per quanto riguarda quella avanzata dal consigliere, l’ottenimento del riesame dei titoli presentati per quanto riguarda quella avanzata dall’Associazione “I.F.N.M”». Nel documento il Consigliere Macheda scrivendo con toni decisi obietta alle asserzioni del Sindaco con affermazioni circostanziate, rispedendo al mittente le dichiarazioni espresse dallo stesso in una precedente nota. Nel rispondere alla domanda posta dal Sindaco nella precedente nota e cioè se «i rilievi procedurali avanzati avrebbero avuto la stessa cittadinanza ove dalla valutazione dei requisiti fosse emersa l’individuazione del soggetto co-progettista ed attuatore nell’Associazione I Fossatesi nel Mondo?», il Consigliere Macheda argomenta che «la risposta alla questione si trova insita nella stessa tempistica con cui si sono verificati gli avvenimenti».

Infatti se, come il Sindaco «in maniera politicamente poco etica, lascia intendere i rilievi – mossi dal Consigliere – fossero legati alle risultanze dell’istruttoria di selezione, allora gli stessi sarebbero stati sollevati solo se, e dopo, che l’Associazione avesse ottenuto risposta negativa circa l’accoglimento della propria istanza di riesame». Dopo queste considerazioni, nelle successive righe del documento l’esponente politico della minoranza «senza perdere ulteriore tempo ed energia nel controbattere ipotesi politicamente fantasiose e prive di fondamento», entra nel merito della questione SPRAR e dei rilievi precedentemente mossi evidenziando che, «contrariamente a quanto il Sindaco soggettivamente afferma, i rilievi sollevati sono invece di ordine oggettivo e basati su valutazioni espresse in Deliberazioni dell'”Autorità nazionale anticorruzione” (delibera n. 7/2014 e altre riguardanti casi di specie analoghi a quello montebellese) e poi confermate dalla Delibera n. 32 del 20 gennaio 2016 “Determinazione Linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali” emanata dalla stessa Autorità».

«In tali documenti, che danno risposta e controvertono totalmente le affermazioni fatte dal Sindaco – replica Macheda – si legge chiaramente e in maniera inequivoca che “le amministrazioni aggiudicatrici sono tenute a rispettare i principi del Codice dei Contratti, dai quali discende anche il vincolo di predeterminazione dei criteri selettivi nell’ambito dell’offerta economicamente più vantaggiosa e, in caso di utilizzo di risorse pubbliche, nell’ambito di un progetto di co-progettazione, il fatto che l’individuazione del soggetto privato affidatario dei servizi va effettuata mediante confronto concorrenziale nel rispetto dei principi generali della trasparenza e della par condicio“».

«Risulta, pertanto, confermata e valida – afferma ancora il Consigliere – l’osservazione avanzata dal sottoscritto circa il fatto che, per la procedura di selezione in questione, si sarebbe dovuto procedere con una gara d’appalto nell’ambito dell’offerta economicamente più vantaggiosa, nonché corretto l’assunto, dal Sindaco stesso peraltro avanzato, che la gara “sarebbe stata da ricondurre alle competenze attribuite alla SUAP provinciale di Reggio Calabria”». «Per tale motivo – si legge infine a conclusione della nota – nel rinnovare ulteriormente, al Sindaco e alla Giunta tutta, l’invito a procedere all’annullamento delle deliberazioni di G.C. n. 82/2015, n. 2/2016 e di tutti gli ulteriori e conseguenti atti eventualmente emanati in conseguenza delle stesse, suggerisco loro di approfondire con più perizia e cura gli argomenti in questione, onde evitare il ripetersi, anche nel nostro comune, di spiacevoli casi quali quelli già accaduti presso i comuni di Ferrara e Chiaramonte Gulfi».

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