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Riceviamo e pubblichiamo:
A seguito di una nota stampa inviata dalle scriventi associazioni agli Organi di informazione, riguardante l’accesso agli atti presso il Comune di Montebello Ionico e la pericolosità del tratto di Strada statale 106 che attraversa l’abitato della frazione di Saline Joniche, in particolare sulla pericolosità del bivio per Caracciolino, il Sindaco del Comune di Montebello Ionico ha ritenuto opportuno e necessario affrontare le due questioni inviandoci una dettagliata ed esaustiva nota, che si conclude con la disponibilità del Primo cittadino ad incontrare le scriventi associazioni per un franco confronto e verificare le possibili convergenze su iniziative a sostegno della sicurezza della strada statale 106.
Il Sindaco si duole dell’atteggiamento dell’ANAS di disinteresse e non ascolto. Invero il Primo cittadino ci comunica che il suo impegno è stato continuo e insistente sull’ANAS, sia come ex consigliere comunale, durante la gestione commissariale del Comune (2013/2015) e sia successivamente alla sua elezione a Sindaco, dal 1^ giugno 2015. Purtroppo l’atteggiamento dell’ANAS è stato sempre di disinteresse e di non ascolto delle richieste di interventi ulteriori, rispetto al progetto realizzato di ammodernamento per la messa in sicurezza, e finanche ignorando ogni richiesta di incontro. Per una corretta ed asettica informazione produciamo la nota del Sindaco.
Evidenziamo che l’accesso agli atti ci avrebbe dato lo spunto per sottolineare l’inconsistenza negli anni addietro della tutela del Comune titolatre del territorio trasformato in area industriale, liquichimica, opere portuali, OGR Ferrovie, senza alcuna traccia di programmazione urbana (strade,svincoli, complanari, oggi rotatorie e quant’altro a favore dello sviluppo urbano del territorio in discussione).
I Sindaci dei Territori limitrofi di Reggio e Melito PS hanno accettato la designazione dell’area industriale “sic et simpliciter” senza proferire proposta come se il fatto non li riguardasse. In aggiunta a questi problemi dell’Area industriale, il Comune di Melito di Porto Salvo in particolare, ha concesso nobilmente parte del proprio territorio al Comune di Roghudi disastrato dalle alluvioni degli anni “50, non si è preoccupato di pretendere che l’accesso a queste aree fosse avvenuto con segni di viabilità e conurbazione adeguata. L’ANAS ha fatto il resto e oggi piangiamo i morti di cui da anni segnaliamo.
Il punto è chiaro, dopo questi misfatti che devono far riflettere le Amministrazioni, oggi Città metropolitana, si deve ripartire punto e a capo.
Noi al di là della esaustiva comunicazione del Sindaco del Comune di Montebello Ionico vi risegnaliamo che il Ministero dell’Ambiente nell’approvare il progetto preliminare del megalotto 5 RC/Melito ha detto alla proponente ANAS quanto da noi in precedenza segnalato e che vi evidenziamo ancora al punto 23, tra cui ridimensionare e riconfigurare la S.S. 106 attuale in modo da ridurre l’incidentalità, provvedere i tratti urbani e suburbani di marciapiedi, sostituire gli attuali svincoli con rotatorie rinaturando le relative aree.
Per quanto ci riguarda non basta quanto dice il Ministero alla proponenre ANAS al punto 23, perché i Sindaci dovranno provvedere “motu proprio” alla viabilità di quest’ area industriale sistemandola con complanari, svincoli e quant’altro degno di un’area di grande impatto e futuro sviluppo industriale. Faremo la fine di Gioia Tauro, dove arrivano le navi più grosse del mondo mai entrate nel Mediterraneo e poi manca il raccordo ferroviario, accessi centri stradali adeguati. I grandi urbanisti italiani, le università, i Ministeri non sono responsabili di queste negligenze? Signori attuali Ministri nello stilare il patto per Reggio e la Calabria è stata persa l’occasione per ripristinare a quanto da noi e da altri concittadini segnalato in 50 anni e passa di meridionalismo sempre osannato e sempre disatteso.
Vincenzo CREA e Gaetano PACE
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