Montebello Ionico, lettera di Democrazia e Libertà al Sindaco

Fabio Giuseppe Zampaglione

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Presidente del Comitato Spontaneo “Democrazia e Libertà”, Fabio Giuseppe Zampaglione, in merito alla situazione del Comune di Montebello Ionico dopo le intemperie passate:
“La missiva è scritta in nome e per conto dell’intero Comitato, nonché di tutti quei cittadini che si sono a noi rivolti per porre l’attenzione sulle problematiche presenti nel territorio comunale.

Il nostro Comune è stato oggetto d’intemperie, le quali hanno causato non poche problematiche alla popolazione e seri danni sul territorio.
La domanda sorge spontanea, perché?
Forse perché il nostro territorio riversa in uno stato d’inadeguatezza strutturale, retaggio di tempi lontanissimi quando si poteva e si doveva intervenire con opere adeguate, evitando la cementificazione selvaggia.
Lungi da noi giudicare l’operato di qualcuno, ma siamo costretti a fare delle considerazioni a posteriori.

Il passato è passato e adesso si deve guardare al presente per avere un futuro migliore e soprattutto più sicuro.
Subito dopo le avversità metereologiche, che hanno devastato il nostro territorio, si sono posti in essere una piccola serie di interventi “tampone”, alcuni migliori altri meno, i quali da soli non possono risolvere le problematiche esistenti.

La questione è molto seria. La situazione climatica generale è cambiata e saremo sempre più soggetti alle cosiddette “bombe d’acqua”. Perciò serve un’opera di progettazione e programmazione d’interventi strutturali definitivi che risolvano i problemi idrogeologici del territorio. Le avversità meteorologiche, in questa fase, non sono ancora finite e potrebbe darsi che a breve ci troveremo nelle medesime, se non peggiori, tristi situazioni, pregando sempre che non accadano infausti eventi. Come si suol dire prevenire è meglio che curare.
Ergo si dovrebbe programmare una serie d’interventi a breve, medio e lungo termine. Ovviamenteil costo di tutte le opere necessarie non può essere sostenuto dal solo ente Comune e per questo andrebbero interessati tutti gli organismi sovracomunali competenti.

In primis andrebbero monitorate tutte le fiumare del Comune, in particolare quelle che attraversano e/o passano accanto ai centri abitati. Questi torrenti vanno necessariamente puliti e messi in sicurezza dalla foce alla sorgente, pulire piccoli tratti o sistemare le parti visibili aiuta fino ad un certo punto e non risolve il problema. Ovviamente dopo un’adeguata messa in sicurezza e puliziasi deve imbastire un’opera di controllo che impedisca che si torni allo stato attuale.

Continuando si deve intervenire con opera adeguata di pulizia e ripristino, ove necessario, delle cunette, scarichi e tombini per la raccolta e il deflusso delle acque reflue, creazione di griglie di scolo utili per evitare l’effetto fiume che si potrebbe creare nelle strade che portano alle zone alte, come ad esempio Fucidà dove alcuni tratti della strada sono a rischio frana proprio come e dove accaduto anni orsono.
Ergo sarebbe opportuno un monitoraggio totale delle strade e intervenire prontamente, ove necessario, al fine d’evitare il peggio.

Non ci stancheremo mai di ripetere che la contrada Molaroha bisogno di un intervento definitivo e duraturo. Ormai a ogni piccola intemperia la borgata, ricordiamo che vi sono numerose famiglie che la abitano, resta isolata. Questo è molto grave, poiché i soccorsi non possono giungere in tempi ottimali.Il Comitato avrebbe individuato una soluzione definitiva, poco onerosa, che garantirebbe un collegamento stabile con Molaro.Ci riserviamo di esporla durante il futuro incontro, al quale sarebbe gradito partecipasse anche il responsabile dell’ufficio tecnico.

Anche altre Borgate sono a rischio isolamento per cui si deve approntare un piano di emergenza e progettare opere di risoluzione definitiva delle problematiche connesse alla situazione descritta.

Una nota dolente è la SP22, una strada ad alto rischio, spesso oggetto di frane che alcune volte hanno rischiato di travolgere i passanti. Su tale strada si deve necessariamente intervenire dallo svincolo di Sant’Elia sino a Fossato Jonico. In questi giorni abbiamo visto degli operai che “disboscavano” lo svincolo mansionato. Intervento apprezzabile ma non duraturo. Si dovrebbe intervenire con un’opera di ripristino delle regolari condizioni della viabilità restituendo alla carreggiata la totalità della sua sede adesso occupata dagli arbusti. Sarebbe opportuno intervenire con opere di ripristino del manto stradale, rispristino degli apparati di sicurezza con adeguamento dei guard rail, degli impianti d’illuminazione stradale e della segnaletica necessaria.

Cosa molto importante sarebbe illuminare adeguatamente tutti gli svincoli e gli ingressi a paesi, borgate e contrade. Un esempio su tutti è contrada Riace, la quale non è fornita di sufficiente illuminazione.
Sempre inerente ai problemi d’illuminazione pubblica, già segnalati dal nostro Comitato, i cittadini ci segnalano dei ritardi nella sistemazione dei punti guasti. Ricordiamo che l’illuminazione pubblica, oltre a essere un servizio di pubblica utilità, è un ottimo deterrente nella prevenzione di reati in genere.

Oltre alle problematiche elencate, le quali in questa fase hanno priorità,vi sarebbero altre piuttosto importanti che non debbano essere sottovalutate.

Abbiamo riscontrato che durante le fasi di entrata e uscita degli alunni, frequentanti il plesso della scuola primaria di Saline Joniche, si crea un vero e proprio ingorgo stradale. Tale situazione mette a rischio l’incolumità degli stessi. A tal riguardo bisogna fare un plauso al corpo di Polizia Municipale che tutti i giorni vigila sulla sicurezza dei nostri piccoli studenti, ma da soli non possono sopperire alla baraonda di macchine che si crea nei pressi della scuola.

Una plausibile soluzione sarebbe l’interdizione del traffico dalla traversa a monte della scuola sino alla seconda traversa a valle della stessa, dalle ore 07:55 alle 08:25 e dalle 12:35 alle 13:05. Inoltre servirebbe istituire una circolazione per sensi unici nell’interna area interessata, regolare la sosta applicando dei divieti dove opportuno per rendere più scorrevole il traffico e applicare la dovuta segnaletica che indichi chiaramente le misure adottate. Sempre nel plesso della scuola primaria di Saline insistono da molto tempo due problematiche annose, ossia, il mancato funzionamento dell’automatismo d’apertura del cancello principale d’entrata e il malfunzionamento dell’impianto di pompaggio dell’acqua del plesso. Il primo causa difficoltà alle normali operazioni d’ingresso ed uscita di alunni, inseganti, genitori e altri che si devono recare presso la struttura e devono aspettare l’apertura manuale del cancello da parte di qualche operatore scolastico, va da se la difficoltà che comporta tale inconveniente; il secondo causa difficoltà oggettive al regolare svolgimento della vita scolastica, a questo si aggiunge lo spreco d’acqua potabile che fuoriesce continuamente da una delle cisterne poste all’interno del cortile della scuola. Due problemi risolvibili con un piccolo intervento ma che, una volta sistemati, garantirebbero un miglior andamento della vita scolastica.

Insiste sempre il nodo RSU, il nuovo sistema di raccolta differenziata ha sicuramente risolto parte dei problemi prima esistenti, ma ne ha generati dei nuovi.Come già segnalato, la mancata distribuzione dei mastelli contenitivi fa si che, dalla sera al tardo mattino seguente, si vedano presso gli ingressi delle abitazioni varie decorazioni “Trash”, questo potrebbe essere uno spunto per l’arte contemporanea, ma, di fatto, è un obbrobrio. Il peggior fatto è quando i randagi devastano i sacchettidisseminando le strade con i rifiuti. Avevamo avuto a suo tempo assicurazioni da parte Sindaco sulla repentina distribuzione dei mastelli almeno dell’umido, ma ancora a oggi nulla è avvenuto.

Alcuni utenti segnalano il mancato rimpinguamento dei sacchetti di raccolta della differenziata, che dopo la prima distribuzione sono inesorabilmente terminati. Alcuni utenti, dopo la preventiva richiesta, hanno avuto come risposta “ci dispiace sono terminati” altri hanno ricevuto sacchetti di diverso colore e quindi inutilizzabili per il conferimento dei rifiuti interessati nei giorni stabiliti. Una situazione al quanto incresciosa che necessita di un intervento risolutivo.

Nelle zone invece dove sono presenti i cassonetti stradali per la raccolta differenziata, ci segnalalo, in particolare a Masella, la carenza di raccolta e l’insufficienza dei cassonetti. Un tale esiguo numero non può soddisfare un’utenza consistente come quella residente nella zona indicata. Servirebbe una redistribuzione dei Cassonetti per arginare il problema.
Sarebbe cosa gradita una raccolta straordinaria degli ingombranti sparsi per il territorio comunale. In varie zone del comune (esempio Stinò), causa l’inciviltà di alcuni cittadini, si trovano rifiuti ingombranti d’ogni sorta. Sarebbe opportuno ritirarli e dare dignità a chi s’impegna a collaborare per il decoro e l’ambiente del nostro comune. Inoltre sarebbe opportuno rafforzare il sistema di vigilanza, sanzionando pesantemente chi trasgredisce alle disposizioni in merito.

Altra nota dolente è la pulizia delle strade e delle aree urbane. Le strade, le piazze e le aree comuni sono invase da erbacce, arbusti e alberi che necessitato di un intervento di pulizia e potatura.Come già segnato, in piazza Carmelo Malara (ex piazza Baraccamento) insistono tre alberi che necessitano urgentemente di un’adeguata opera di potatura, uno in particolare crea problematiche all’impianto di distribuzione d’energia elettrica e questo potrebbe portare a ulteriori gravi conseguenze. Tutte e tre in ogni caso invadono strade e private abitazioni con il loro eccessivo fogliame, per non parlare dell’elevata statura degli stessi che se danneggiati dal maltempo potrebbero causare ingenti danni alla popolazione residente e passante.
Visto e considerato che adesso il comune dispone degli operai che prima si occupavano del servizio RSU, gli stessi , adeguatamente equipaggiati, si potrebbero utilizzare proprio per questo tipo di interventi e lavori di pulizia e manutenzione. La nostra idea era dicreare proprio una piccola squadra di pronto intervento, manutenzione e pulizia. Scopo della stessa è intervenire ove necessario eseguendo piccoli lavori di manutenzione varia, pulizia e decoro urbano.

Per rafforzare tale squadra e aiutare l’economia montebellese, come da noi già proposto, si potrebbe valutare l’impiego di lavoratori in mobilità o persone disagiate da individuare, tramite apposita graduatoria, tra i disoccupati residenti nel Comune, da retribuire tramite voucher-lavoro.
Questo sarebbe un servizio di pubblica utilità, il quale avrebbe un impatto di notevole importanza sull’immagine del comune e sarebbe allo stesso tempo graditissimo dalla cittadinanza.

Cogliamo l’occasione per attirare la vostra attenzione anche su tutte quelle problematiche segnalate ed evidenziate dal Comitato sin ora. Alcune hanno trovato una qualche soluzione altre ancora no, per tanto vi chiediamo di andare a rivedere tutte le richieste formulate in precedenza e procedere, per quanto possibile, al loro accoglimento.

Per tanto si chiede un incontro, da concordare, con il Signor Sindaco, con i Signori Capi Gruppo Consiliari e Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico, per individuare e sostenere tutte quelle opere necessarie che devono essere realizzate al più presto sul territorio comunale. Tutto questo è necessario al fine di ridare sicurezza e dignità al Comune.

Quanto descritto funge da segnalazione e da richiesta, ci auguriamo di poter intavolare, in armonia, una proficua discussione trovando le opportune soluzioni alle problematiche che affliggono il nostro amato comune. In attesa di un vostro riscontro ringraziamo anticipatamente einviamo cordiali saluti”.
Il Presidente del Comitato
Dott. Fabio Giuseppe Zampaglione

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