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Riceviamo e pubblichiamo la replica di Mimmo Musolino, Referente Comitato per la difesa e il rispetto della Costituzione “O. L. Scalfaro“ di Melito P.S. al Vicesindaco Domenico Marcianò:
“Che il distacco tra politica, istituzioni e cittadini ormai è diventato una voragine ed un abisso incolmabile è purtroppo un fatto consolidato, come ad esempio la gravissima frattura e diversificazioni di strategia messa in atto dalle istituzioni (sindaci del comprensorio) e la popolazione, associazioni di categoria, sindacati, associazioni culturali ecc. ecc, su una questione di vitale importanza quale quella che riguarda la spoliazione delle strutture sanitarie pubbliche, Ospedale in primis, anche in dispregio del trattato Costituzionale che all’art. 32 dispone testualmente:
– La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti …
Ma che il Vicesindaco di Melito Porto Salvo, l’amico avvocato Mimmo Marcianò, pensasse di colmare questo vergognoso abisso riempendolo di contenuti tragico-comici è un fatto che lascia atterriti e sgomenti.
Probabilmente l’avvocato Marcianò, nella sua specifica qualifica di vicesindaco del comune di Melito Porto Salvo, crede che gli studenti non facciano parte della popolazione e siano un corpo estraneo alla società.
Ma guarda un po’ che sciagurata situazione, proprio i giovani e gli studenti che dovrebbero rappresentare la classe dirigente del domani ed il futuro della società!
Non capisco cosa gli sia passato per la mente quando ha diffuso, anche su Facebook, la sua aspra e immotivata critica al sit-in, di fronte al Tiberio Evoli in difesa della Sanità pubblica e del glorioso Ospedale Melitese, di tanti cittadini melitesi (e sicuramente anche tanti suoi elettori), con la partecipazione attiva di tanti studenti, quindi della scuola.
Se non la scuola, chi? Ma chi deve essere alfiere e protagonista delle battaglie di giustizia sociale se non i giovani in prima fila?
Ma per il vicesindaco di Melito questi poveri studenti vengono battezzati come una specie assimilabile ad “utili idioti“ portati (di peso???) davanti all’Ospedale a fare da “claq“ scioccamente!
Allora mi viene da chiedere: può essere mai che egli da studente non abbia mai partecipato ad una manifestazione?
E come si sentiva di essere nel suo intimo?
Probabilmente, per manifesta analogia, come adesso ha giudicato i suoi concittadini giovani studenti”!
Mimmo Musolino
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