Mimmo Musolino su conguaglio IRPEF

conguaglio irpef

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Di seguito la nota di Mimmo Musolino, referente Comitato Nazionale per la Costituzione “O.L. Scalfaro“ di Melito P.S.:

“Appaiono in televisione e sui social network… con facce raggianti e arroganti… facce di bronzo… e ostentano sicurezza, fiducia e prosperità per il popolo italiano nel mentre centinaia di migliaia di pensionati e lavoratori sono piegati in ginocchio e disperati e senza alcuna possibilità di poter affrontare gli impegni economici intrapresi (mutui, rate di debiti bancari, tasse, assicurazione auto ecc. ecc. e senza la possibilità di affrontare le primarie esigenze, anche alimentari, della famiglia.

Tutto questo è dovuto al provvedimento di detrarre dalla busta paga di gennaio un non meglio specificato conguaglio IRPEF, somme che raggiungono, in alcuni casi, somme ragguardevoli di quanto di spettanza ai pensionati ed ai lavoratori.

Tutto questo con atti unilaterali, d’imperio, forzosi e senza alcun preavviso specifico e quantitativo ai pensionati ed ai lavoratori i quali si sono trovati nella incapacità e nella impossibilità di esercitare il loro diritto alla difesa sancito dalla Costituzione! E’ stato come se si trattasse di un vero e proprio “scippo“ autoritario ed irragionevole in dispregio dei più elementari diritti costituzionali dei cittadini.

Ammesso (e non concesso, in quanto bisogna fare le opportune verifiche) che per legge si dovesse operare il cosiddetto conguaglio IRPEF, buon senso e giustizia sociale ed economica avrebbero voluto che i cittadini fossero avvisati in tempo anche della somma a debito(???) in modo da prepararsi per questa drammatica evenienza e, comunque, le trattenute dovevano essere operate in un massimo di un quinto dello stipendio o della pensione, come vuole ed impone la opposita normativa.

I cittadini che hanno la possibilità di rivolgersi alle banche per un prestito per poter sopravvivere, in quanto non a tutti i cittadini le banche sono disponibili a dare un prestito, a volte a tasso e condizioni ai limiti dell’usura, mentre chi non ha la possibilità di accesso al prestito bancario non rimane altro che rivolgersi agli usurai (quelli non legalizzati), alla ‘ndrangheta o in alternativa vedere i propri figli dimenarsi nella miseria e nella fame!

Se il comportamento operato dall’INPS, referente operativo del Ministero del Tesoro e della Previdenza Sociale (esiste ancora???) o da chi di competenza, nel metodo e nella sostanza, fosse stato messo in atto da cittadini singoli o associati in questo momento, molte Procure d’Italia si starebbero adoperando per verificare se ci fossero gli estremi di reati di associazione a delinquere e –o appropriazione indebita e ogni altro tipo di reato confutabile con quanto messo in essere a discapito e danno dei cittadini italiani.

A proposito, dimenticavo…ma i sindacati, i difensori per antonomasia dei diritti delle classi lavoratrici, hanno ancora questa prerogativa o sono tutt’ora alle prese con i ponti… d’oro.. delle vacanze natalizie e di inizio di anno nuovo?

Per non parlare della sinistra politica dispersa in mille rivoli e correnti ed ognuno alla ricerca di una nuova identità probabilmente smarrita per sempre”.

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