Melito, Virginia Iacopino sulla religione

virginia iacopino

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Riceviamo e Pubblichiamo
dalla poetessa Virginia Iacopino

LE RELIGIONI MISERO A TACERE GLI ORACOLI DEGLI DEI FALSI E BUGIARDI. ABILMENTE RIUSCIRONO A TESSERE NUOVE UNIVERSALI LEGGENDE DI ANTICO SAPORE PAGANO.

Il popolo degli Ittiti adorava il “ferro nero” caduto dal cielo.Il loro culto fu una delle prime forme di idolatria.Quando la scienza cominciò a mettere le prime ali,non si credette più alle leggende dei corpi infuocati caduti dal cielo come vendetta punitiva, ma le fantasticherie non cessarono.Si continuò a pregare affinchè non arrivasse il giorno del Giudizio Universale annunciato dalle meteorite che desideravano essere adorate.

Nelle costellazioni era scritta la simbologia delle divinità che sì stavano in alto nel cielo ma governavano anche la vita terrena.Nacquero così i segni zodiacali con influssi pratici su ogni manifestazione dell’uomo. Ad ogni metallo corrispondeva un corpo celeste.Il Sole ebbe l’oro, la Luna l’argento,Saturno il piombo,Giove lo stagno, Marte il ferro, Venere il rame. E’ così che si congiungeva il cielo alla terra.Ma questa impresa non ebbe unità di intenti e di idee.Il bene e il male erano forze sempre in lotta tra di loro.Prometeo incominciò ad odiare tutti gli dei del cielo e della terra perchè non aiutavano l’uomo a conoscere la sua interiore coscienza come la più alta divinità.Si incominciò a capire che fu l’uomo pauroso a creare le divinità attribuendo loro la bontà, l’amore, il bene, il male, l’immortalità, l’eternità. Ad ogni pianeta corrispondevano i vari animali. A Saturno l’upupa e la talpa,a Giove l’aquila e il cervo,a Marte l’avvoltoio e il lupo, al Sole il cigno e il leone, a Venere la colomba,a Mercurio la cicogna e la scimmia,alla Luna il gufo.Il dio pipistrello rappresentava la morte. Le divinità malefiche si nascondevano dovunque ed erano sempre pronte ad aggredire l’uomo. Tutte queste credenze incominciavano ad essere disordinate e confuse. Ogni popolo consultava la sua sacerdotessa pagana. Occorreva un pensiero unitario per appagare l’animo umano misto di paure e di meraviglie di fronte alla raltà dei fatti alcuni spaventosi,altri benigni e gloriosi. E’ a questo punto che le religioni abilmente trasformarono i culti e i riti mitologici,ma,sostanzialmente, in ognuna di esse rimasero e rimangono forme primitive di mitologia pagana.

Lo studio degli astri, del loro culto e delle loro interpretazioni fu compito dei sacerdoti occultisti maestri delle religioni,maestri della gloria di Dio che sta nel più alto dei cieli ed è dispensatore di pace in terra agli uomini di buona volontà sottomessi però alla classe sacerdotale.
Dietro Mosè che tasta la roccia per far scaturire la sorgente c’è tutto il popolo di Israele che lo sostiene e se Mosè dubita, il popolo non dubita. E’ questa la fortissima componente di socializzazione delle relogioni.

Afferma Einstein:la più bella esperienza che si può avere è quella del mistero.Non posso credere che Dio giochi a dadi con il mistero.Nella sua teoria con la forza dell’intelligenza comprese che i sistemi viventi sono costituiti da materia organizzata in cui si sussegue ordine e disordine in una battaglia costante contro il processo di disgregazione.Filosoficamente costituiscono bene,male e morte.E’ l’energia cosmica che domina il mondo.Se spiritualmrnte riusciamo a dare un cuore all’energia cosmica troveremo la via giusta che riesce a coniugare spirito e materia.Ci si renderà conto che il mondo somiglia verosimilmente alle concezioni mistiche di qualsiasi religione.
E’ la meccanica quantistica e la teoria della relatività che scientificamente diventa realtà in eterno movimento.

Comprenderemo che la Luce Eterna (Dio) si manifesta nelle piante,negli animali,nei minerale e negli astri. Sapremo cogliere le voci dell’invisibile e della Luce Eterna onnipresente. Ognuno è un essere cosmico che ha per patria l’infinito universo. Tutto è energia:colori,forme,suoni,melodia delle fronde ecc. che agiscono su di noi e dentro di noi se li sappiamo trasformare in energia positiva che rende liberi e spezza le catene della schiavitù di tutte le chiese costruite sulla roccia delle loro immense ricchezze materiali.E’ sulla nuda terra,in compagnia del lupo, indossando il saio della povertà che siede il serafico ricco di primitiva spiritualità e canta:laudato,sì,mi’ signore per sora nostra terra la quale ne sustenta et guberna,et produce fiori , frutti et herba.
Il potere spirituale non si può mescolare e confondere con quello temporale che ha sempre generato guerre pseudo religiose.

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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