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Riceviamo e pubblichiamo:
“I consiglieri comunali Carmelo Minniti e Antonina Iaria hanno chiesto formalmente chiarimenti al Sindaco, al Responsabile Ufficio Lavori Pubblici Qualità Urbana e Ambientale ed al Revisore, in merito alla determina dirigenziale Reg. Gen. N. 719 del 10/11/2015 ed all’ordinanza sindacale n. 19 del 20 ottobre 2015.
Rilevano infatti i consiglieri che il sindaco di Melito di Porto Salvo adottando l’ordinanza n. 19, come indicato al punto 2 del dispositivo, ha ordinato al responsabile di contenere la spesa del servizio assegnato entro il tetto di € 102.000,00, oltre iva, “a corpo e compreso di ogni onere a carico del comune necessario per rendere il servizio …”
Il responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici Qualità Urbana e Ambientale successivamente, in esecuzione della citata ordinanza, ha adottato la determinazione dirigenziale n° 719 del 10.11.2015 avente ad oggetto “Affidamento straordinario dei Servizi di igiene ambientale nel territorio del Comune di Melito di Porto Salvo per il periodo di 45 giorni a seguito dell’ordinanza Sindacale n. 19 del 2015. CIG: 64583742D3” disattendendo, a nostro avviso, l’ordinanza del sindaco n. 19/2015 nella parte in cui il costo del servizio – da contenere entro il tetto di € 102.000,00, oltre iva – doveva essere “a corpo e compreso di ogni onere a carico del comune necessario per rendere il servizio …” quindi già compreso (come determinato) di oneri di sicurezza, ma omettendo di includere gli oneri di conferimento in discarica dei rifiuti, necessari appunto, per rendere il servizio.
Tale cifra (quella relativa al conferimento in discarica dei rifiuti), tenuto conto degli importi recentemente stabiliti dalla Regione Calabria, delle statistiche degli anni precedenti sui rifiuti conferiti, e considerando che nel periodo in esame è stata praticamente annullata la raccolta differenziata, potrebbe addirittura superare l’importo previsto in ordinanza, finendo così per determinare o l’annullamento dell’importo da corrispondere alla ditta incaricata o addirittura, nell’ipotesi opposta, ad un raddoppio della cifra indicata nell’ordinanza, ben lontano quindi dal risparmio per le casse dell’ente tanto sbandierato dal sindaco.
A ciò si aggiunga che l’affidamento attuale si limita alla semplice raccolta degli RSU, escludendo ogni altro essenziale servizio per il mantenimento del decoro e della pulizia della città.
In mancanza quindi di ulteriori elementi di valutazione, ad oggi si può concludere che negli ultimi due mesi paradossalmente si verificherà un aumento dei costi sostenuti rispetto a quanto preventivamente ipotizzato (e sulla base dei quali è stata determinata la tariffa TARSU 2015 per i cittadini) a fronte di una forte riduzione delle attività e delle prestazioni connesse al servizio di igiene urbana ed ambientale.
Pertanto Carmelo Minniti ed Antonina Iaria hanno invitato il Responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici qualità urbana e ambientale a verificare la correttezza della determina n. 719 del 10/11/2015 e la sua conformità all’ordinanza sindacale n. 19/2015.
In caso di mancato chiarimento e riscontro, nel senso richiesto, i consiglieri hanno già comunicato di voler procedere ad esporre quanto rilevato alla Corte dei Conti per il riconoscimento di eventuali danni erariali a carico del comune”.
Movimento politico unacittada#cambiare
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