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“Bisogna scavare in profondità, per trovare l’essenza, riscoprendo il senso delle cose e la vera libertà nessuno potrà rubarla” ha dichiarato il giornalista, scrittore Enzo Romeo, nell’incontro letterario con il libro: “L’invisibile bellezza”,la biografia di Antoine de Saint-Exupéry (edizioni Ancora).
L’appuntamento, si è tenuto questa mattina 4 novembre alle ore 9:30, presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Ten. Col. G. Familiari” a Melito Porto Salvo.
Presenti alla tavola rotonda il Dr. Domenico Zavettieri, che ha aperto i lavori, il Dirigente scolastico dell’IIS Familiari, la Dott.ssa Concetta Sinicropi, il sacerdote della Parrocchia di San Giuseppe, Don Domenico De Biasi, la prof.ssa di filosofia e storia, Caterina Capponi, che ha moderato l’evento.
Attenzione elevata dal numeroso pubblico, che ha seguito con zelo il convegno. Tra i partecipanti, oltre gli alunni della struttura scolastica, il Presidente dell’Ente Parco d’Aspromonte, Dr. Giuseppe Bombino, l’Arciprete Don Malara, il vicesindaco di Condofuri Giulia Naimo, l’assessore alla cultura di Melito Porto Salvo, Emma Toscano, Natalino Foti, Direttore Sanitario della Fondazione Marino e Domenico Penna, sindaco di Roccaforte del Greco e molte altre personalità istituzionali, che insieme alle associazioni del territorio, hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa culturale.
“Io sono qui disfatto e provvisorio. Io ho bisogno di essere” si legge tra le righe di Antoine de Saint-Exupéry.
L’autore del “Piccolo Principe”, che ha ricevuto numerose critiche, in realtà era un uomo, che cercava l’invisibile bellezza. “Il qualcosa cercato da Saint-Ex può chiamarsi Dio?”. A domandarsi questo è stato il giornalista, Enzo Romeo caporedattore esteri e vaticanista del Tg2.
Nel corso dell’incontro Romeo, indica la biografia di Antoine de Saint-Exupéry, famoso eroe dell’aviazione francese, ma soprattutto scrittore della favola de “Il Piccolo Principe” e in riferimento a questo sottolinea, che le pagine del suo libro non a caso, si aprano su un pensiero dello psicologo austriaco, Viktor Emil Frankl: “scrivere un libro non è una gran cosa, saper vivere è molto di più, e ancor di più scrivere un libro che insegni a vivere. Ma il massimo è condurre una vita sulla quale si possa scrivere un libro”, per analizzare i processi educativi, che insegnano a vivere e a volare verso l’assoluto.
“Siamo immersi nell’immaterialità e dobbiamo raffinare la nostra essenza, è meglio farsi attirare da una luce che può metterci in pericolo, che rimanere nel buio e bisogna avere sempre dei punti di riferimento, una bussola, che vale la pena di avere” ha affermato il giornalista Romeo, mettendo in evidenza, la volontà di non perdere mai la speranza, rivolgendosi, soprattutto agli alunni e ai calabresi in generale.
Continuare a camminare, senza mai fermarsi e tenere bene in mente la “sorgente”, che può rimetterci in carreggiata, facendo memoria del passato. Solo così potremmo creare il futuro, un pensiero sottolineato più volte dal Dirigente Scolastico, Concetta Sinicropi.
Gli studenti, guidati dalla prof.ssa Miriam Ferrara, a conclusione della presentazione del libro, hanno rivolto delle domande all’autore Enzo Romeo, il quale ha ribadito, che la lettura del libro ”Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry” è destinato ad un pubblico adulto, anche se viene proposto fin dall’inizio della frequentazione della scuola primaria, poiché tratta temi e caratteristiche delicate, di profonda introspezione, comprensibili nella totalità, solo in età adulta, ma sottolinea anche, che “l’essenzialità normalmente è invisibile agli occhi” e questo traspare dal testo, che ha segnato, generazioni con il suo significato tangibile: “gli uomini crescendo perdono il candore e il contatto con le cose importanti, non cogliendo più il senso di ciò che possiedono, che vivono e provano”.
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