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Raggiunta telefonicamente dalla redazione, una delle protagoniste della lieta vicenda, l’ostetrica Paola Infortuna, ci racconta meglio la vicenda, e ci spiega le criticità del territorio, l’assenza del punto nascita e la difficoltà che ogni giorno incontra nell’espletare il suo operato.
Paola Infortuna, ci racconta che mattina di martedì si recava al consultorio H12 per servizio e trova ad aspettarla una donna alla 38esima settimana di origine marocchina già in travaglio, e avvisando il parto imminente, esegue velocemente la visita ostetrica, conferma la sua ipotesi iniziale e capisce che non c’è tempo da perdere.
La dott. Infortuna, ci racconta che la donna era stata seguita presso l’ambulatorio della gravidanza fisiologica del Consultorio H12 di Melito, ubicato dentro l’ospedale di Melito Porto Salvo al terzo piano.
Avvisa il Responsabile F.F. del Consultorio Dott Emilio Vazzana e il Coordinatore dei Consultori Dott Antonio Alvaro e si presta ad accompagnare la donna al II° Iivello del GOM di Reggio, ma arrivati al piano terra del Tiberio Evoli, il tempo è scaduto in ogni senso, e decide di indirizzare la donna partoriente verso il pronto soccorso del Tiberio Evoli, assistendola al parto, ed alle 8.37 viene alla luce un bel maschietto.
Nel frattempo i medici del pronto soccorso allertano il 118, e subito dopo trasferiscono al GOM di Reggio, la puerpera, l’ostetrica ed il fortunato bimbo, (che neanche nato ha avuto la fortuna di conoscere persone come Paola Infortuna, che con amore e dedizione, in mezzo a mille difficoltà, fanno ogni giorno il proprio lavoro).
Vogliamo ricordare che il “punto nascita” ( di cui ormai Melito è sprovvista da diversi anni, ed era un fiore all’occhiello per tutto il territorio dell’Area Grecanica) è una struttura ospedaliera dedicata alla nascita di bambini. È il luogo in cui le donne incinte vanno per partorire e ricevere assistenza medica durante il parto e nel periodo post-partum.
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