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Riceviamo e pubblichiamo dal RESPONSABILE settore “CULTURA” Giuseppe Zavettieri
“Il fine primario della funzione diretta ad una concreta politica culturale è rappresentato dall’integrazione degli elementi culturali, in ogni accezione e multidisciplinarietà, ai fini di un concreto sviluppo delle attività culturali, al fine di valorizzare, anche sotto il profilo economico, il patrimonio culturale locale, sia materiale che immateriale, ed il suo territorio, favorendo un sempre maggiore sviluppo culturale territoriale ed accrescendo l’attrattività turistica.
Azione prioritaria per la nostra Area Grecanica può diventare lo sviluppo della cultura, quale fattore di crescita economica nonché fattore di investimento, ai fini di una prolifera articolazione delle progettualità culturali dirette ad una riaffermazione delle tradizioni e dell’identità territoriale, così da valorizzare non solo l’esistente, ma stimolare anche nuove produzioni e distribuzioni.
Si rende opportuno, pertanto, nella delicata fase istituzionale che sta attraversando il nostro territorio, prestare particolare attenzione alle misure comunitarie nei settori della cultura al fine di generare non solo nuove fonti di derivazione economico-finanziaria, ma anche nuove relazioni istituzionali con altri Paesi dell’U.E., in una strategia di Governance Plan, diretta ad una sinergia delle attività culturali nella valorizzazione del patrimonio culturale.
Le attività culturali, quali beni giuridici, sono strettamente connessi al patrimonio culturale del territorio di riferimento, rilevando così i fattori di costo e di qualità produttiva, intesa non solo come qualità artistica ma anche e soprattutto come qualità organizzativa ed economica.
Lo studio delle tradizioni popolari, in antitesi con quanto comunemente si ritiene, è estremamente vitale e si impone quale risorsa culturale nonché economica, ai fini della valorizzazione di un territorio.
Gli studi in proposito hanno portato in luce gran parte delle espressioni culturali che caratterizzano un popolo, e che costituiscono un vero e proprio patrimonio dal quale non si può prescindere se si vuole comprendere e valorizzare il territorio di appartenenza.
Riscoprire le proprie radici significa ribadire l’identità di una gens, in questa prospettiva, il nostro territorio ha la possibilità di investire strategicamente, con l’obiettivo del recupero di un patrimonio di grande ricchezza, sostenendo progetti di ricerca, studio e recupero della cultura calabrese e greco-calabra, delle sue peculiarità, delle attività storico umanistiche, con particolare riguardo alla salvaguardia delle fonti orali “beni immateriali”.
Il Teatro, attraverso le varie espressioni ed i vari linguaggi, può rappresentare l’essenza della cultura locale e assumere un insostituibile valore artistico, sociale ed economico nelle diverse fasi della scrittura, dell’allestimento, della rappresentazione e della distribuzione. Il Teatro deve manifestarsi nelle forme della migliore tradizione del teatro di prosa, del teatro di innovazione, di ricerca e di sperimentazione di nuovi linguaggi; della drammaturgia contemporanea, del teatro di figura e di strada, del teatro di animazione e per l’infanzia, ed infine del teatro della storia e delle tradizioni locali, con progetti finalizzati all’approfondimento interculturale ed all’integrazione multietnica. Il mondo della scuola e dell’associazionismo culturale sono i referenti privilegiati per attività teatrali con finalità pedagogiche e con modalità ludiche e laboratoriali. Compito prioritario degli Enti locali, soprattutto in un momento congiunturale difficile, è quello di indirizzare le limitate risorse finanziarie disponibili nel sostegno a progetti di qualità, condivisi e a più alta resa di benefici in termini economico-sociali, di arricchimento culturale ed in funzione dell’ampiezza del pubblico e del territorio coinvolti, caratterizzati da un innovativo sistema di offerta al fine di una corretta e concreta crescita culturale e sociale”.
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