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“Dalla morfologia, manto, postura, coda, orecchie e altri particolari l’esemplare è senza dubbio un lupo appenninico. Solo un’eventuale analisi del Dna potrebbe mettere in dubbio tale disamina”.
Ad intervenire sulla vicenda del presunto lupo avvistato la sera del 9 ottobre sul lungomare di Melito Porto Salvo é Giovanni Todaro a nome dell’Associazione Vita Rurale Cultura Natura. Una dichiarazione arrivata dopo che “gli esperti della nostra associazione hanno esaminato il filmato attinente il presunto “cane lupo cecoslovacco” avvistato la sera del 9 ottobre scorso sul Lungomare di Melito Porto Salvo.
“Tra l’altro, non c’è motivo per cui l’esemplare non potrebbe essere un lupo, visto che tale specie anche nella vostra zona è sempre stato presente, seppure oggi con numeri molto superiori (l’indagine Ispra-Ministero dell’Ambiente) del 2021 stima nella vostra area 5,6 lupi per 100 km2 (ossia 10 km x 10 km). – continua la nota – Ultimamente il lupo, avendo ormai saturato gli ambienti collinari e montali disponibili, ha ricolonizzato gran parte delle pianure, inclusi i litorali.
Ricordiamo i recenti casi del lupo di Otranto e quello di Vasto (il primo del 2020 con due persone attaccate e ferite sulle o vicino alle spiagge, il secondo con 13 persone attaccate e ferite anche sulle spiagge dal 2022 al 2023). Entrambi gli esemplari, infine catturati, dagli esami del Dna effettuati dall’Ispra sono risultati lupi puri (Canis lupus italicus). Non ibridi, che comunque fino alla quarta generazione sono considerati dal mondo scientifico e dalle leggi lupi a tutti gli effetti.
“Di seguito un paragone fotografico tra lupo appenninico (a sinistra) e cane lupo cecoslovacco – conclude l’Associazione – per rendere evidenti le differenze”.
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