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Gli uomini del Corpo forestale dello Stato di Reggio Calabria hanno denunciato sette persone, con l’accusa di aver abbandonato in maniera indiscriminata rifiuti nell’alveo del Torrente Tabacco, a Melito di Porto Salvo.
Il Corpo Forestale ha eseguito un decreto emesso dall’Ufficio del Gip del Tribunale di Reggio Calabria e ha proceduto al sequestro preventivo di sei autoveicoli, tra autocarri ed automobili.
Le indagini
Le indagini sono scattate dopo un controllo del territorio effettuato dal personale del Comando Stazione e di una specifica segnalazione pervenuta dalla Commissione Prefettizia che attualmente gestisce il Comune di Melito di Porto Salvo, di recente sciolto per condizionamenti delle consorterie mafiose.
L’attività investigativa è stata realizzata dal Corpo Forestale dello Stato con l’impiego di telecamere per il contrasto al fenomeno dell’inquinamento.
Le telecamere opportunamente posizionate hanno puntualmente registrato e documentato l’abbandono incontrollato di rifiuti, anche pericolosi, sul greto del Torrente Tabacco da parte dei titolari di ditte e di privati cittadini, come calcinacci e componenti elettroniche tra cui vecchi monitor per computer a tubo catodico.
Il controllo ha portato all’individuazione di sette persone ritenute responsabili di condotte illecite che dovranno rispondere di abbandono incontrollato di rifiuti e di attività di gestione illecita di rifiuti, nonchè di deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi.
Per il primo dei reati ipotizzati, gli indagati rischiano fino a due anni di reclusione ed ammenda fino a 26.000 euro, mentre per il secondo rischiano la reclusione fino a tre anni.
Gli autoveicoli, inoltre, in caso di condanna, saranno soggetti a confisca definitiva.
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