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I dissesti del muro della stazione ferroviaria di Melito Porto Salvo sono correlati anche alla pressione e vibrazione causata dai treni. A lanciare l’allarme è Vincenzo Crea, Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”.
Situazione muro stazione ferroviaria
Crea analizza il problema e gli interventi da esercitare attraverso un comunicato che riportiamo integralmente:
Come comunicato da RFI nel mese di marzo 2019 è in corso la progettazione di un intervento che prevede la demolizione e la ricostruzione del muro di sostegno in.c.a. lato mare della stazione ferroviaria di Melito Porto Salvo, unitamente alla sistemazione dell’intera area intorno alla stazione, nonché la costruzione e messa in esercizio del IV binario. Tale intervento sarà realizzato non appena saranno disponibili i fondi necessari.
Fermo restando l’instabilità del muro, il crollo potrebbe essere accelerato anche dalle ordinarie e straordinarie mareggiate invernali che raggiungono facilmente l’opera in questione atteso che i massi di protezione e la sovrastante recinzione situati nel 2019 sono stati demoliti dalle mareggiate di fine anno 2019 e inizio anno 2020 e non ripristinati.
Pur consapevole del gravissimo pericolo minacciato dal pericolante muro di contenimento in stato di profondo degrado strutturale chi di competenza non si è premurato di adottare i conseguenziali provvedimenti a garanzia dell’incolumità delle persone, anzi irresponsabilmente ne è stata consentita la fruizione dell’area marittima in questione esponendo le persone a grave pericolo.
Relazione e situazione
Le relazioni tecniche redatte dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale di Melito PS certificano il degrado strutturale del muro e che i dissesti rilevati sono da mettere in relazione alla spinta esercitata dal terrapieno a monte e alla pressione e vibrazione causata dai mezzi di trasporto (treni) in arrivo e in partenza dalla stazione ferroviaria di Melito PS, e la condizione generale di criticità è assai compromessa con evidente stato di pericolo per l’incolumità pubblica che potrebbe essere presente lungo il litorale. Di fronte a questa allarmante certificazione quale coscienza può rimanere tranquilla e non prendere provvedimenti?
Se la funzione per la quale il muro è stato realizzato è venuta meno si doveva, e si deve immediatamente procedere al ripristino della stessa, non solo, ma visto la certificazione del tecnico comunale si sarebbe dovuto sospendere il transito dei treni.
Conclusioni
In merito sono state nuovamente da noi interessate anche le Istituzioni Centrali dello Stato sottolineando che in attesa dei lavori di nuova progettazione del muro di contenimento, che va sollecitata, è necessario procedere al ripristino delle opere di protezione e vietare di fatto l’accesso e la percorribilità nell’area in questione. E’ stato inoltre sollecitato il competente Ministero ad una risposta immediata a RFI circa il finanziamento straordinario per la risoluzione definita del problema, evidenziando che gli interventi non sono ulteriormente prorogabili.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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