Melito Porto Salvo (Rc), riflessione di Zavettieri sulle prossime elezioni

giuseppe zavettieri

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Riceviamo e pubblichiamo da Responsabile settore “Cultura”  Giuseppe Zavettieri presso la Segreteria Provinciale della Federazione Metropolitana dei Giovani Democratici di Reggio Calabria

“In questi anni ho compreso che in politica c’è bisogno di piccoli gesti, di umiltà e di dialogo. Impegnato da tempo in politica ho toccato con mano i problemi delle persone ed ho operato mettendo come priorità l’ascolto, convinto che questa sia l’unica via per trovare le soluzioni. Credo che questa debba essere la pratica quotidiana dell’amministrare e vivere la comunità e che per farlo sia necessario che Melito cambi passo. Un passo veloce, obbligato dai mutamenti sociali, ritmato per far fronte alla crisi economica ma calibrato per cogliere tutte le opportunità. Strano ruolo quello del politico, soprattutto se il punto di vista e il luogo di azione, sono quelli del più meridionale tra i meridionali, il sud del sud. Le cronache più o meno recenti hanno dato un’ immagine delle politica estremamente sporca, vecchia e il sentimento collettivo non può che risentire delle vicende che hanno riportato alla ribalta i cosiddetti “rappresentanti del popolo, democraticamente eletti”; l’ operato di molti politici non può che inasprire il rapporto tra gente reale che fatica ad arrivare a fine mese che si priva di tutto. Proprio partendo da questo stato di cose, ciò su cui mi preme porre l’ accento è che, nonostante tutto, esistono le eccezioni; se si guarda attentamente si possono intravedere gli esempi di buona politica. Esiste la gente onesta anche e soprattutto nelle Istituzioni. Bismarck sosteneva che “la politica non è una scienza, ma un’ arte” e, come tale, può essere altissima oppure orrenda a seconda della mano che scolpisce o dipinge, e la ragione di questo lavoro è proprio questa: si deve solo dimostrare che un altro modo di fare politica esiste, che non andrebbe sottovalutato ma anzi esaltato e incoraggiato; si deve solo dimostrare che non tutto è perduto, che le cose possono ancora cambiare, se si lavora per farlo e che le persone oneste, anche se sparuta minoranza, ci sono e se gli dà loro fiducia, faranno di tuto per dimostrare di meritarla. Questo è quello che le diverse compagini politiche nate alla viglia delle elezioni amministrative della nostra cittadina melitese dovrebbero proporsi dall’ inizio delle campagna elettorale, al di là delle passerelle, al di là degli autoincensamenti, che danno la cifra esatta dell’ impoverimento etico, morale e culturale in cui annaspa la politica. Melito soffre: si sono persi senso etico e di comunità, organizzazione e servizi, capacità di innovazione e forza produttiva. Sogno, invece, una cittadina che funzioni, con una gestione trasparente, che renda la vita delle persone che ci abitano più facile, più sicura, più veloce. Una città internazionale che moltiplichi le opportunità per tutti. Per costruire la nostra Melito serve ambizione internazionale, servono dedizione e cura, serve integrità morale. E servono impegno, entusiasmo, determinazione. Saremo in tanti, tutti coloro che amano la nostra cittadina e che desiderano contribuire a una svolta storica per la città, per non lasciare ancora che vincano le solite vecchie logiche di potere e di appartenenza partitica. Sono consapevole della grande sfida che attende ognuno di noi, ma sono convinto che la volontà di infondere vita e forza a Melito farà crescere una fiducia contagiosa che permetterà di unirci e lavorare ogni giorno per ridare dignità e ambizione. Io ho fiducia, voglio accendere il vostro entusiasmo e cambiare insieme il futuro della città che amiamo. Questo è il senso di questa riflessione, tradurre in fatti concreti un modo di fare buona politica, buona prassi per il futuro, perché finalmente le istituzioni tornino a ricoprire il ruolo di buon governo dei e per i cittadini”.

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Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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