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Riceviamo e pubblichiamo da Anna Biasi Ufficio Stampa Melito Cambia
“Non c’è sviluppo economico senza sviluppo sociale”. Sono queste le parole dell’Ing. Giovanni Marino, candidato a sindaco nella lista civica Melito Cambia, che introducono il convegno dal titolo “Melito di Porto Salvo nell’area grecanica. Progetti per uno sviluppo sostenibile”. A moderare l’incontro è stato Giuseppe Toscano, giornalista della Gazzetta del Sud, che nel suo incipit ha sottolineato il suo ruolo super partes, assumendo una posizione neutrale per tutta la durata del convegno e dirigendo come un perfetto maestro d’orchestra gli interventi. I saluti sono stati affidati a Tino Laganà segretario della sezione PD e Vincenzo Rosario Crupi sindaco di Bova per poi passare a disquisizioni propriamente tecniche del Prof. Demetrio Quattrone e degli ospiti d’onore, come Sebi Romeo segretario provinciale del Partito Democratico e dell’Assessore Nino De Gaetano.
Un convegno sullo sviluppo sostenibile in piena campagna elettorale, per dare risposte concrete ai cittadini di come un’emancipazione della città possa realmente avvenire. L’ing. Marino ha parlato di sviluppo impossibile da realizzarsi senza formazione, del recupero del Rione Marina e dell’attività della pesca, ed ha affermato che “una buona amministrazione guidata con competenza e rettitudine può far ripartire il Paese”.
“Lo sviluppo sostenibile – ha asserito poi Sebi Romeo – è un tema centrale dell’area grecanica che è stato però assente per molto tempo dalla scena politica ed il bene comune cozza con gli interessi malavitosi, illegali della ‘ndrangheta”.
Il segretario provinciale del PD ha parlato molto apertamente alla platea, illustrando cosa realmente si potrà o non si potrà realizzare sul territorio di Melito. Ha affrontato la questione dell’ospedale, della mancanza del personale e dell’impossibilità concreata dell’apertura del punto nascite a Melito, marcando il compito che ha l’Amministrazione regionale, attraverso un piano di rientro, di rimettere in moto la macchina della sanità.
Punto centrale del dibattito è stato il NO a gran voce della Centrale a Carbone. Ciò che però è fondamentale è la rivalutazione di quell’area con un intervento di sviluppo grazie alle risorse comunitarie. “Melito non si salverà da sé – ha ribadito Romeo – ma attraverso l’Unione dei Comuni per costruire la Città Metropolitana. Bisogna guardare il Paese con gli occhi della realtà. Dobbiamo riprenderci i fondi sottratti in modo inappropriato e restituire le risorse al Mezzogiorno, perché quando si lotta per i diritti del proprio popolo non bisogna temere nulla”.
Infine, poi, le conclusioni sono state affidate a Nino De Gaetano, che ha espresso la vicinanza alla città di Melito ed il sostegno all’Ing. Marino, come baluardo contro le organizzazioni criminali. “Abbiamo bisogno che la gente vada a votare – ha affermato l’Assessore – perché non bisogna sacrificare la democrazia. Sbaglia chi fa polemiche sterili, perché basterebbe un confronto di idee e non una demonizzazione dell’avversario. Melito rappresenta la cittadina più importante, anche per numero di abitanti, dell’area grecanica e dunque necessita di un supporto delle Istituzioni. Saremo vicini al territorio – ha affermato De Gaetano – a prescindere, chiunque vincerà le elezioni, ma se siamo qui stasera è perché saremo più contenti se vincerà la lista Melito Cambia, in quanto c’è molta sinergia di intenti con l’Ing. Marino, una persona molto attiva nel sociale”.
Ma come rilanciare il territorio? Come dare una prospettiva migliore alla popolazione? Una nuova programmazione Europea, grandi opere infrastrutturali, annullamento dei microprogetti infecondi, rafforzamento della linea ferrata, servizi di trasporto per i piccoli borghi, fondi erosione costiera, palazzetto dello sport e riduzione dell’immigrazione sanitaria verso Messina sono i progetti di sviluppo che ha illustrato l’Assessore. “Avete la possibilità di cambiare Melito – ha concluso De Gaetano – In bocca al lupo a questo territorio per il cambiamento”
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