Melito Porto Salvo (Rc), insegnare italiano agli stranieri

melito porto salvo

Questo post é stato letto 34700 volte!

“Insegnare italiano agli stranieri” a Melito Porto Salvo.

Importante iniziativa quella che si è tenuta nei giorni scorsi a Melito Porto Salvo che ha visto coinvolti insegnanti, docenti, neolaureati, giornalisti, professionisti dei paesi limitrofi melitesi. A dare avvio e ad organizzare l’evento è stata la Dott.ssa Enza Caracoglia che, nel discorso di presentazione ha asserito che “La vostra presenza esprime fiducia, la grande fiducia che riponete nelle iniziative che il territorio offre e propone. Per avere una società migliore occorre collaborazione umanitaria e non solo, occorre fare scendere in campo gente che possiedono competenze e requisiti professionaliraggiunti col tempo e nel tempo”.

In seguito é stata la Dott:ssa Simona Argento, collaboratrice dell’Università per gli Stranieri di Siena e dirigente del centro UMI con sede a villa San Giovanni, a portare avanti l’incontro spiegando come insegnare l’italiano L2, affrontando la tematica dell’interlingua, delle tecniche e i materiali per motivare gli immigrati discenti all’apprendimento, di come si dovrebbe organizzare la scuola, istituzione portavoce del piacere di insegnare e del piacere di imparare.

Nel corso dell’incontro, parte attiva hanno preso i partecipanti raccontando le loro esperienze con gli immigrati all’interno delle scuole e manifestando esigenze didattiche che purtroppo, ancora oggi, nel nostro contesto jonico reggino sono scarse per mancanza di formazione professionale. Formazione professionale che i Dirigenti scolastici dovrebbero inserire come obbligo formativo per migliorare la qualità scolastica e bandire: bullismo , diversità dispersione scolastica.

Questo post é stato letto 34700 volte!

Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, é giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *