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Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera scritta dai lavoratori Ased con il Sindacato USB al Sindaco Giuseppe Meduri:
“Egr. Sig. Sindaco,
in data 10 dicembre abbiamo ricevuto dalla ns ditta (Ased srl) la comunicazione “che stanno per venire meno le condizioni che avevano legittimato l’assunzione e la permanenza dei 18 lavoratori destinati direttamente all’appalto del Comune di Melito di P.S. e delle altre unità lavorative che gravitavano intorno all’appalto del Comune citato”, informandoci finanche della comunicazione di avvio del processo di revoca della gara aggiudicata provvisoriamente alla ns ditta e che avrebbe consentito la permanenza dei 18 lavoratori già in forza presso la stessa azienda.
Noi il più delle volte (per mancanza di tempo) non leggiamo i giornali, ne leggiamo notizie attraverso dei social network e non siamo mai stati interessati a capire i motivi della rottura contrattuale, ma riusciamo (dopo lunghi anni insieme) a decifrare reciprocamente gli stati d’animo che in questi mesi possediamo, e il terrore di ricevere da un momento all’altro una comunicazione da parte dell’Ufficio Amministrazione che cambi la ns attuale condizione lavorativa, mettendo fine al ns rapporto di lavoro con la società Ased.
Ma c’è una cosa che comprendiamo e siamo convinti che conoscerà bene pure Lei, ed è la normativa che dispone alle amministrazioni comunali di salvaguardare, nei cosiddetti passaggi di cantiere di igiene urbana, l’assorbimento, da parte della ditta subentrante, degli addetti in forza alla ditta che lascia il servizio, in questo caso i 18 dipendenti che fino al 28 settembre hanno “servito” giorno dopo giorno con tanti sacrifici e rinunce questo paese. Ad ogni modo, e a beneficio di ogni dubbioper chi legge questa lettera, accludiamo estratto del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per i dipendenti del Servizio di Igiene Ambientale. Lo spirito della normativa è chiaro, ed il compito di garanzia delle amministrazioni è altrettanto chiaro.
Ma a quello spirito, a quel principio di legge, l’Amministrazione Comunale di Melito di Porto Salvo, da Lei guidata, HA DECISO di sottrarsi, non considerando le disposizioni contenute nell’art. 6 del CCNL.
Dopo l’incontro che Lei gentilmente ci ha concesso giorno 08 ottobre, in cui dichiarava di “non lasciare nessuno a casa” c’è stato un silenzio e una latitanza sulla tematica che non ci aspettavamo, associati da qualche disparata occasione videoregistrata in cui ci si è concentrati a innalzare un polverone nei confronti dell’azienda ma senza mai prendere in considerazione la condizione del personale adibito proprio per quell’appalto, oggi ci presentiamo qui per chiederLe di nuovo, e apertamente, di operare in favore della buona occupazione dei 18 lavoratori e soprattutto dei suoi concittadini.
Sussisteranno presumibilmente dei cavilli, tra Comune e la ns azienda, che potreste certamente prendere a pretesto per spiegare un tale atteggiamento, ma a noi interessa tutelare e conservare il nostro posto di lavoro e la nostra dignità per proseguire ad avere un futuro nel nostro paese.
Caro Sindaco, i lavoratori e l’USB su questa faccenda non intendono chinare il capo e nei prossimi giorni verrà sollecitato al Prefetto un incontro sulla questione, per trovare una tempestiva soluzione facendo in modo che non si consumi un’ingiustizia nei confronti di questi lavoratori e per fare chiarezza su una situazione divenuta insostenibile, e che andrebbe valutata con serietà e rigore”.
Reggio Calabria, 18 dicembre 2015
RSA Ased srl
USB Lavoro Privato – Reggio Calabria
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