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Dopo un incontro con i Sindaci dell’area Grecanica, Giuseppe Meduri (Melito), Santo Casile (Bova), Vincenzo Crupi (Bova M.), Walter Scerbo (Palizzi), Salvatore Mafrici (Condofuri), Santo Monorchio (Bagaladi), Domenico Penna (Roccaforte), Ugo Suraci (Montebello Jonico), Agostino Zavettieri (Roghudi), Bernardo Russo (San Lorenzo) è emersa la volontà di convocare in tempi rapidissimi un’Assemblea straordinaria aperta alla cittadinanza e a tutte le forze sociali, con i rappresentanti del Governo regionale per affrontare attraverso un’azione sinergica tra direzione sanitaria, amministratori locali, medici e forze sindacali, soluzioni per le criticità e le priorità dell’ospedale Tiberio Evoli.
L’assemblea avrà l’obiettivo e il compito di redigere un documento condiviso sull’azione di rilancio dell’Ospedale pensato nell’ottica di una rivisitazione della sanità calabrese.
E’ fondamentale un approccio tecnico-politico ed economico per scelte responsabili e dunque per l’istituzione di un tavolo tecnico permanente tra addetti ai lavori, personale medico ed esponenti politici per realizzare concretamente dei piani di lavoro per il “Tiberio Evoli”.
Iniziando con alcune strategie d’attacco, sono state sottolineate alcune questioni prettamente operative ed urgenti, quali la possibilità di strutturare una piattaforma per l’elisoccorso, attivare e riattivare alcuni servizi come il miglioramento delle urgenze come il Pronto Soccorso e cercare una convenzione per quanto riguarda l’ambulanza nel momento in cui si trova ad intraprendere tragitti di soccorso fuori la Regione Calabria.
“Siamo presenti e partecipi non per fare filosofia o demagogia, ma per trovare dei punti fondamentali per tracciare insieme un percorso” affermano i Sindaci.
Per questi motivi gli stessi chiedono un incontro urgente in assemblea pubblica con il Presidente della Regione On. Oliverio, il Presidente del Consiglio regionale On. Irto, il Commissario alla sanità Dott. Scura e il Commissario dell’ASP di Reggio Calabria Dott. Gioffrè, da convocarsi al più presto, per definire una strategia comune d’intervento.
La loro richiesta è rivolta a richiamare l’attenzione con un dibattito a più voci tra i diversi attori istituzionali e sociali regionali e comunali.
“Non tollereremo ulteriori scippi e siamo pronti, insieme ai cittadini, a coinvolgere tutte le forze sociali e a procedere con tutte le forme di protesta democratica e popolare per contrastare un metodo di spoliazione e di azzeramento dei servizi e dei diritti fondamentali dei cittadini Melitesi e dell’ Area Grecanica”, concludono i Sindaci dell’area grecanica.
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