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Il reparto di Radiologia del “Tiberio Evoli” a Melito Porto Salvo è in ginocchio.
Da giovedì 5 febbraio che il servizio offerto dal reparto è delimitato alla sola Tac, soltanto negli orari diurni ed esclusi quelli festivi e notturni. Di contro l ‘intera radiologia tradizionale è immobilizzata. Il guasto dell’apparecchiatura è stato comunicato agli uffici competenti e alla direzione dell’Asp. Adesso bisogna aspettare il rilascio dell’ autorizzazione all’intervento di ripristino del macchinario.
In attesa che si provveda alla riattivazione del servizio i pazienti, che richiedono approfondimenti di natura radiologica si prevede l’ immediato trasporto in altri Nosocomi. Questo significa che l’ unica autoambulanza in servizio dovrà essere usata per il soggetto traumatizzato, lasciando così scoperto il territorio dell’ Area Grecanica.
Un’ urgenza che non può essere omessa anche perché l’ attività complessiva medico-chirurgica, senza il soccorso delle immagini radiologiche, finirebbe col bloccarsi totalmente.
Una volta affrontata questa questione rimarrà un altro problema in atto dal 29 gennaio: la carenza di tecnici. Attualmente al “Tiberio Evoli” sono in attività 7 tecnici interni, ma solo due di questi coprono turni notturni e festivi.
La soluzione tampone indetta dalla direzione generale si è rivelata un buco nell’ acqua dal momento che il tecnico in forza all’ Ospedale di Scilla, dirottato in modo provvisorio a Melito è andato subito in malattia.
L’Ospedale melitese vive quotidianamente giorni colmi di difficoltà che non corrispondono con il piano di rilancio, preannunciato alla vigilia delle elezioni regionali del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin .
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