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La cittadina di Melito Porto Salvo piange la scomparsa di Totó Martino. I funerali si terranno oggi pomeriggio, 8 Maggio, alle ore 16 presso la Chiesa dell’Immacolata.
Il ricordo nelle parole di Domenico Salvatore:
“Se n’è andato un altro super-tifoso della Melitese e della Nuova Melito, popolarmente noto come ‘Pillipalli’; stroncato in giovane età, da un morbo ribelle ad ogni cura; con una dignità che sposta le montagne
“TOTÒ” MARTINO UNO DI NOI
Stavolta, debbo occuparmi, ‘bon gré mal gré’, di un beniamino del pubblico locale: Antonio, ‘Totò’ Martino, del Rione Pescatori di Melito Porto Salvo, comunemente appellato “ ‘A Marina”.
‘Sorella morte’ come la chiama San Francesco d’Assisi, non va mai in ferie e non fa sconti a nessuno.
Ogni giorno le mura della città di Tiberio Evoli, Bruno Spatolisano e Pietro Panuccio (potrei dire di Nino Familiari, Paolo Orlando e Antonino Aloi ecc. tanto per, tutti medici, alcuni anche sindaci di Melito Porto Salvo RC), sono tappezzati di manifesti funebri, provenienti dai Comuni del vasto mandamento.
Va da sé, che ogni defunto, lasci traccia della sua vita, fatta di affetti, sani principi e valori morali; perciò istesso, meriterebbe l’epitaffio, il necrologio o l’elegia funebre; quando posso lo faccio ben volentieri; per la piccolissima parte di mia competenza.
Amici e parenti lo conoscevano come persona affettuosa e garbata; il ragazzo della porta accanto; un vicino di casa, acqua e sapone, compagno di muretto, d’infanzia, di scuola e di merenda, semplice, alla portata di tutti; non riusciva a tollerare le ingiustizie.
Lo ricordano affettuosamente i suoi concittadini e conoscenti anche sui social network; per la buon’anima di Totò, l’amicizia era sacra e inviolabile.
Il simpatico ‘Pillipalli’, è entrato dalla porta principale nella leggenda del calcio melitese, al pari degl’idoli e miti di ogni tempo.
Proveniva dalla ‘Marina’, il rione serbatoio per eccellenza delle squadre di calcio cittadine, e non solo.
Uno dei tanti incalliti skin heads, soupporters, aficionados o campesinos, peones ecc.
Un trascinatore di folle in casa, ma soprattutto in trasferta; ed era sempre in prima linea; un coraggio da leone; gl’irriducibili ed incalliti tifosi lo spalleggiavano e difendevano con i denti e con le unghie; parodiando il celebre detto di Napoleone dentro il Duomo di Milano:’ Dieu me l’a donnée, garde à qui y touchera !
Ricordo un episodio fra i tantissimi (seguivo il ciclismo e le squadre di calcio al servizio dei giornali quotidiani cartacei ed on line, radio e televisione private), che lo riguardava.
Si giocava fuori casa, la partita finì zero a zero. Totò, non si risparmiava ed incitava la squadra a squarciagola.
William Shakespeare, drammaturgo e poeta inglese, considerato il più importante scrittore britannico, mette in bocca ad Amleto un celebre proverbio: “To be, or not to be, that is the question”; Essere o non essere questo è il dlemma
I tifosi avversari, ‘verdi’ di rabbia, avevano un diavolo per capello a causa delle parate strepitose, anche a bruciapelo del top-gun melitese, in giornata di grazia; volava da un palo all’altro e si scatafasciava in orizzontale spesso e volentieri.
Punizioni, corners, calci di rigore, missili terra-aria venivano neutralizzati dal portiere con voli plastici e spettacolari.
Più ne parava e più Totò, urlava. Invano i contras ed ultras locali col morale sotto i tacchi, cercavano di zittirlo…’Statti quetu cotraru ch’a non vorzi ‘i trasi; ciappa chi, ciappa là e non vorz’andar nuja”.
A fine partita gli hooligans circondarono Antonio Martino, per sfogare la loro rabbia repressa; Totò senza scomporsi più di tanto, si posizionò dietro un’automobile lì parcheggiata e la sollevò di peso ad altezza d’uomo, meglio di Ercole e Maciste.
Bastò la forza ‘dell’incredibile Ulk’ per raffreddare i bollenti spiriti; e per far desistere gli old fans dai loro propositi bellicosi.
Totò, era anche una memoria storica del calcio locale; ricordava a memoria i nomi dei campioni, il ruolo e l’età; le vittorie storiche negli spareggi, i ripescaggi, le fusioni ecc.
Domani otto maggio 2024 amici, parenti e conoscenti ( e sportivi in genere) si fermeranno per rendere omaggio alla salma dello scomparso, cattolico credente e professante, per assistere alla celebrazione dei funerali e dopo le esequie, accompagnarla all’ultima dimora.
All’omelia il celebrante dirà: ‘In Paradiso ti accompagnino gli angeli, al tuo arrivo ti accolgano i martiri e ti conducano alla Santa Gerusalemme’.
Esprimo vicinanza e cordoglio alle famiglie colpite da lutto.
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