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Vincenzo Crea, Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” con la nota Prot 7/A.N.CA.DI.C, “ha chiesto all’ Amministrazione di Melito Porto Salvo, ai Commissari Straordinari, All’Ufficio Tecnico. al Comando di Polizia Locale, tutti della cittadina Ionica, ed alla Prefettura di Reggio Calabria, un’attività ispettiva visiva e tecnica per accertare la stabilità di un muro di sostegno in pietrame e mattoni e dei pilastri in cemento armato in stato di degrado situati in prosecuzione del Santuario dell’Addolorata di Prunella ove, si legge tra le righe, oltre all’attività pastorale vengono celebrati matrimoni, riti funebri, visita dei parenti ai degenti della adiacente Piccola Opera Presidio riabilitativo “Nadia Vadalà”, struttura muraria di cui trattasi che agli occhi del comune cittadino osservatore si notano distacchi di porzione di cemento giacenti sulla sottostante strada frequentata anche da operatori della sanità del Presidio riabilitativo “Nadia Vadalà” dalle piccole opere e dai parenti dei degenti del precitato Presidio riabilitativo”.
“Una porzione di muro, è crollata e per evitare la caduta di persone nel vuoto nella parte di muro mancante sono state situate trasversalmente due strisce intervallate di tavole che si ritiene misura non idonea per proteggere le persone dalla caduta nel vuoto, specialmente per i veicoli a due ruote che nel posteggiare i mezzi potrebbero urtare contro la debole struttura in legno e finire nella sottostante strada. In alto al muro e a ridosso dello stesso lato piazza sono presenti delle larghe fessurazioni nelle quali penetra l’acqua piovana che potrebbe accelerare il crollo del muro sulla sottostante strada pubblica, addirittura sulla parete in alto al muro è cresciuto un alberello, sono immaginabili le conseguenze in tal caso per la circolazione veicolare e ciclopedonale”.
“La piazza antistante al Santuario, prosegue la nota, è punto di ritrovo sia per i ragazzi che saltuariamente svolgono attività sportiva amatoriale, calcetto e palla a volo sia di persone che si intrattengono a conversare tra loro all’uscita della Santa Messa”.
“Un maggiore afflusso di persone nella piazza, si registra nel mese di settembre durante la festa della Madonna dell’Addolorata. Da qui, conclude Crea, ben si comprende il pericolo che insiste sugli ignari frequentatori della Piazza e le conseguenze che ne deriverebbero in caso del crollo del muro di sottoscarpa che speriamo non avvenga mai”.
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