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“La situazione degli imprenditori balneari di Melito è incresciosa”.
Non ha fatto giri di parole Dominella Leone, vice presidente di “Cna Balneatori” nell’incontro promosso presso il villaggio “La Zagara”.
I gestori delle attività hanno gridato il loro sconforto mettendo bene in evidenza che hanno molti problemi.
Alla luce di ciò la vice presidente ha disposto che “il problema va affrontato attivando canali legali tutti insieme, perché singolarmente a nessuno di noi, fino ad oggi, nell’ente ci hanno dato ascolto e tutt’oggi nessuna soluzione per i nostri problemi è stata trovata.”
“Faremo come sindacato – ha continuato – una comunicazione ufficiale alla triade commissariale con tempi determinati, sette giorni, e, se entro la settimana dalla presentazione del documento non avremo alcuna risposta propongo una querela per diniego nei loro confronti”.
“I commissari – ha evidenziato – non si vogliono assumere la responsabilità di dare le concessioni perché a maggio il loro mandato scadrà, lasceranno il comune e vogliono lasciare questa patata bollente alla nuova amministrazione, ma così facendo ci mettono in ginocchio, perché a giugno non avremo il tempo necessario per montare le nostre strutture, perderemo la stagione estiva, l’unica in cui potremo lavorare. Perché non bisogna dimenticare che molta gente vive grazie al nostro lavoro”.
Sulla stessa linea d’onda anche il direttore generale del sindacato “Cna Balneatori”, Massimo Nucera: “Ben venga il documento condiviso da mandare alla commissione straordinaria con dei punti fondamentali in cui verranno esposte le problematiche dei gestori delle attività balneari di Melito, ma dobbiamo restare uniti, perché il problema di uno è il problema di tutti, inoltre gli faremo capire che i balneari oltre ad essere una risorsa per il territorio sono imprenditori che vogliono rispettare le regole e le leggi”.
Inoltre quello che è emerso è che “chi dovrebbe applicare le norme sul demanio marittimo non è all’altezza di farlo” e tutto ciò non fa altro che rendere la loro situazione “drammatica”, perché se la situazione non cambia loro “perderanno” la stagione estiva, l’unica nella quale possano lavorare.
“Ad oggi, e alla luce di ciò – ha concluso dì il direttore generale Massimo Nucera – regna il caos più assoluto ed a pagarne le spese sono sempre gli imprenditori del settore che si trovano a subire sequestri senza che, a livello politico, alcuno si assuma la responsabilità di questo status quo”.
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