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Realizzare una biblioteca è stato da sempre, per i soci del Circolo Meli, un importante obiettivo da attuare dato che leggere contribuisce ad accrescere la formazione culturale degli individui ed a scoprire significati nuovi e più profondi dell’esistenza umana. La diffusione dell’amore verso la lettura è divenuta un’esigenza prioritaria in quanto essa si è rivelata essere uno dei pochi strumenti capaci davvero di incidere sull’esperienza umana, traducendosi in valore educativo fino a rispecchiarsi in comportamenti e stili di vita positivi.
Un progetto iniziato con la nascita del Circolo stesso, oggi trova la sua realizzazione: sei anni per ricevere le donazioni, organizzare gli spazi, catalogare i testi; così, poco alla volta, la biblioteca ha preso forma e vigore con circa un migliaio di testi, di diverso genere letterario e di variegato interesse per tutte le fasce d’età.
In una realtà priva di librerie e biblioteche, Bibliomeli è un’opportunità di arricchimento personale e culturale: la lettura può divertire, insegna a scrivere, a evadere e sognare mondi lontani, ma anche a ritrovarsi nella condizione umana dei personaggi, quasi “obbligandoci “ a relazionarci con gli altri, per diffondere le sensazioni provate.
Bibliomeli prenderà il via sabato 11 marzo 2017, con apertura dalle ore 17.30, presso via Corso Garibaldi 67 a Melito di Porto Salvo ; in questa occasione sarà possibile ricevere le informazioni sulle modalità del prestito e sull’operatività del sito attraverso il quale gestire le richieste. Inoltre, all’inaugurazione sarà presente il prof. Francesco Idotta, già ospite del Circolo, il quale “rifletterà” con gli ospiti sull’ultima opera postuma dello scrittore calabrese C. Alvaro dal titolo “Belmoro”, un libro “visionario” e attuale. Attorno a Bibliomeli si svolgerà nell’anno in corso gran parte dell’attività del Circolo Meli, che desidera confermarsi punto d’incontro e di confronto culturale e sociale, anche attraverso la lettura e la discussione dei libri posseduti in sede, a partire dai grandi classici fino alle opere più contemporanee.
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