Melito di Porto Salvo, Mimmo Musolino su chiusura del Giudice di Pace

Processo Ada

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Stupore e sconcerto ha suscitato tra la popolazione melitese e di tutto il comprensorio grecanico la notizia che il nuovo Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha emanato il decreto salva – Uffici di Giudice di Pace nei quali , pur essendo compresi Comuni Calabresi molto più piccoli (ad esempio Caulonia, Stilo, Sinopoli ecc.) non risulta compreso l’Ufficio di Via Verdi a Melito P.S. che conta una utenza circondariale di circa 50mila abitanti.

Una volta tanto, esordisce il referente del Comitato “Oscar Luigi Scalfaro“ per la Difesa ed il Rispetto della Costituzione, Mimmo Musolino, che si è molto impegnato per la salvaguardia dei presidi Istituzionali del Giudice di Pace e del sezione del Tribunale, non ce la possiamo prendere e né accusare lo Stato, come sempre succede, di volerci isolare e abbandonare. Il Ministro Orlando nel decreto emanato nei giorni scorsi ha accolto quasi interamente le 297 domande presentate dagli Enti Locali che si impegnavano a mantenere, a loro spese  gli Uffici Giudiziari di prossimità dei loro territori e di questi Enti Locali ben 32 sono in Calabria.

Purtroppo tra questi 32 Comuni non risulta l’Ufficio di Pace di Melito pur avendo una popolazione territoriale e “ giudiziaria“ molto più vasta di altri Comuni interessati.

Purtroppo, continua Musolino, ancora una volta la nostra atavica sonnolenza,incapacità, disinteresse e rassegnazione a difesa dei nostri diritti Costituzionali di cittadini e disamore verso la nostra terra ha avuto il sopravvento. Sarebbe stato sufficiente che tutti i Comuni dell’area che va da Montebello Jonico e fino a Palizzi si sarebbero Consorziati e accordati per una quota di pagamento in rapporto alla popolazione e con pochi “spiccioli“ si sarebbe salvata una Istituzione di Giustizia in un territorio dove il livello di illegalità ha raggiunto vertici impensabili.

E non a caso la maggioranza, quasi tutti, i Comuni compresi in quest’area, che presenta le maggiori criticità in termini di occupazione e legalità di tutta la Comunità Europea , risultano commissariati, ed alcuni Comuni – come Melito – per più volte, per inquinamento mafioso.

Che questa amara e tristissima vicenda, conclude Musolino, sia di monito e di insegnamento alle classe politiche – amministrative nei prossimi anni per un più attento e maggiore impegno e rispetto a salvaguardia dei diritti Costituzionali dei Cittadini perché non è sempre possibile coprire i fallimenti e le incapacità politiche ed amministrative con inutili e penosi piagnistei e con un vittimismo ancestrale e logoro, scaricando le responsabilità, sempre e comunque, allo Stato.

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