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Un buco da 12,4 milioni di euro nelle casse del comune di Melito Porto Salvo. E’ questo il dato accertato dall’intenso lavoro portato a termine dalla terna commissariale, composta dai vice prefetti Antonio Giannelli e Giuseppa Di Raimondo e dalla dottoressa Rosanna Pennestrì durante i primi due mesi del loro mandato.
Una situazione preoccupante quella che gravita intorno all’ente e che, tuttavia, potrebbe essere mitigata evitando il dissesto finanziario. Infatti, una possibilità per diminuire il debito comunale sarà quello di accedere ad un mutuo triennale con la Cassa depositi e prestiti, sfruttando la cosiddetta legge “salva comuni” che permetterà di dare ossigeno alle casse dell’ente.
Questa mossa, inoltre, permetterà il pagamento degli stipendi dei dipendenti aiutando, al contempo, anche le aziende che vantano dei crediti da parte del palazzo comunale che usufruirebbero di linfa vitale per continuare le proprie attività Subito dopo, bisognerà stilare un piano di intervento per cercare di ottimizzare al meglio le uscite aumentando, dove possibile, le entrate. Molti i residui attivi e passivi, di cui tanti quelli “virtuali” tra gli attivi, che gravano sul bilancio. La terna prefettizia ha provveduto ad approvare un bilancio consuntivo facendo una scrematura di debiti in modo da rendere più reale i dati. Una situazione, quindi, difficile che mette in luce, la cattiva gestione delle casse comunali che è stata effettuata negli anni passati e che, adesso, si ripercuoterà sulle spese dei cittadini
Il rischio del dissesto finanziario è dietro l’angolo e soltanto un lavoro certosino come quello compiuto dai commissari potrebbe portare il comune di Melito Porto Salvo fuori da tale empasse.
I commissari, inoltre, stanno cercando in questi giorni delle soluzioni guida per lenire il gravoso problema della raccolta dei rifiuti. Infatti, oltre agli interventi tampone concordati con l’azienda Ased, per liberare dalla spazzature le zone “sensibili” come scuole, chiese ed ospedale, si sta cercando di capire se esiste una soluzione alternativa da attuare. Rimanendo sempre in attesa di risposte da parte della Regione Calabria tali da superare l’emergenza, i commissari stanno valutando l’ipotesi che vede la creazione di un sito provvisorio per lo stoccaggio. Molti i paletti, anche economici da superare, oltre alle restrizioni previste per legge, anche se non è escluso che tale idea nel prossimo futuro possa trovare compimento. Sarebbe una notizia che coglierebbe tutti d’accordo anche se è ancora presto per tirare un sospiro di sollievo visto che si tratta di un progetto in fase embrionale.
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