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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Mimmo Musolino, referente Comitato per la Costituzione ”O.L. Scalfaro“ di Melito di P.S:
“La FIDAPA e il pensiero del giornalista e scrittore antimafie Claudio Cordova.
Per chi non lo conosce, quello che non ti aspetti è di vedere un giovane, meno che trentenne, look alla Beatles: capelli lunghi fino oltre il collo, occhiali da intellettuale, jeans blu sotto una giaccadai colori vivi e disegnata a quadri, ed un atteggiamento disincantato ma disponibile al dialogo.
Chi, sentendo parlare di Cordova, forse aveva pensato di trovarsi di fronte una persona di mezza età, accigliato e severo, con baffoni alla Sandro Ruotolo, avvolto in un loden, ne rimane sorpreso e meravigliato. Così si presenta il giornalista e scrittore Claudio Cordova, lo spauracchio del potere costituito, del malaffare, degli ‘ndraghetisti e della corruzione ad ogni livello .
“Nel corso di un incontro con una scolaresca – egli ha dichiarato – ho sfidato gli alunni, e avrei pagato volentieri una scommessa, se qualcuno di loro avesse saputo indicarmi una categoria di persone, associazioni, istituzioni ecc, nei quali non si fosse incuneato il tarlo velenoso, che corrode la società, della corruzione e del malaffare”.
Con queste parole ha esordito Claudio Cordova nel suo intervento in un convegno-incontro, tenutasi a Melito di P.S. ad iniziativa della FIDAPA (Associazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) presieduta dalla dottoressa Giulia Carerj .
Il tema del convegno: “La difficoltà di fare giornalismo d’inchiesta nel nostro territorio“ era quanto mai di grandissima e cocente attualità in considerazione dell’aggressione verbale che qualche giornalista aveva subito nei giorni scorsi nell’esercizio del proprio dovere e delle difficoltà ambientali per una corretta e libera informazione.
Il giovane giornalista era stato presentata dall’avvocato Aurelia Murdolo, che ne ha sottolineato i momenti salienti della sua, ancora, breve (per la sua giovane età) ma brillante carriera in quanto egli è anche membro-consulente della Commissione Nazionale Antimafia presieduta dall’on. Rosy Bindi .
Nel corso del suo seguitissimo intervento Cordova ha sottolineato tutte le svariate sfaccettature della professione di giornalista nella nostra realtà politico-economica e sociale ed ha approfondito tutte le strategie, molte volte subdole, messe in atto per intimidire ed imbavagliare i liberi giornalisti e la libera stampa ad iniziare dalle aggressioni, alle minacce, alle calunnie, fino agli attentati alle cose ed anche, purtroppo, alla incolumità personale.
In chiusura del suo applaudito intervento Cordova ha voluto fare appello particolarmente alle persone di cultura di “non stare a guardare e con le mani in tasca in direzione dell’impegno politico e sociale “e ha detto ad alta voce che “la maggiore e più forte dote del giornalista prima ancora del coraggio, deve essere la dignità personale e professionale in quanto non c’è cosa che più mi indigna della corruzione dei giornalisti e della stampa“.
Il dibattito è stato aperto ed interessante ed è toccato alla giornalista Maria Manti testimoniare la sua personale esperienza e delle gravissime difficoltà che incontra una giovane giornalista nella realtà in cui vive ed opera. L’attività della nuova dirigenza della FIDAPA prosegue senza sosta e ad alto livello e per questo esprimiamo sincero plauso e gratitudine, ma lungi dal voler interferire e dare suggerimenti (fra l’altro non abbiamo alcun titolo per farlo) quindi solo come “imput “; dopo le egregie e prestigiose presenze, da primi attori, di Santo Gioffrè, di Francesco Laganà, di Franco Locatelli e Carmelo Gurnari (grandiosi…) ed adesso di Claudio Cordova, ora ci aspettiamo per la prossima iniziativa, l’intervento da protagonista, centrale e portante di una donna, in sintonia con i principi fondanti della FIDAPA, impegnata nelle arti e nelle professioni e per fortuna ce ne sono tante anche in Calabria e nella nostra realtà economico-sociale”.
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