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di Francesco Iriti (Pubblicato su Calabria Ora)
Melito Porto Salvo liberata dai rifiuti. E’ questo il risultato dei due giorni intensi che hanno interessato il melitese liberandolo dall’immensa coltre di spazzatura presente in ogni zona del comune. L’intervento è stato fortemente voluto dalla terna commissariale che sta guidando Melito Porto Salvo e che aveva anticipato questa mission nei giorni scorsi.
I due giorni intensi di lavoro hanno permesso alla cittadina di vedere migliorate le condizioni igienico sanitare ristabilendo quel decoro necessario per permettere una maggiore vivibilità.
Si è trattata di un’azione che rientra all’interno del piano straordinario anti-rifiuti reso possibile con l’autorizzazione eccezionale da parte della Regione Calabria ad aumentare i conferimenti in discarica, in misura maggiore rispetto alle piccole quantità di rifiuti che prima Melito poteva smaltire.
L’intervento straordinario è scaturito grazie alla sinergia tra i vice prefetti Antonio Giannelli e Giuseppa Di Raimondo e la dottoressa Rosanna Pennestrì, l’Ased, ditta concessionaria del servizio di igiene ambientale, e la protezione civile.
La raccolta dei rifiuti è iniziata dal centro abitato per poi spostarsi nelle periferie e nelle frazioni anche grazie all’ausilio di mini ruspe che hanno agevolato l’intenso lavoro soprattutto dei dipendenti dell’Ased, schierati lungo il territorio.
Si è concluso, quindi, uno degli interventi previsti nel piano straordinario che, in tale occasione, era mirato a liberare dai rifiuti i luoghi “sensibili”. Subito dopo si penserà alla messa in sicurezza del comune nel periodo estivo ormai alle porte quando aumenterà il numero della popolazione e la produzione di un numero considerevole di spazzatura, non supportato dal normale conferimento nella discarica.
In questo caso urge un piano d’emergenza che, come già anticipato dagli stessi commissari, prevede lo studio per l’istituzione di una postazione per lo stoccaggio provvisorio. Una soluzione tampone che, tuttavia, deve farei conti con alcune cause ostative dovute alle norme previste in materie. Senza dimenticare la raccolta differenziata, unica via d’uscita sicura al momento e base da cui partire per il futuro.
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Ma dove??? scusatemi sotto casa mia è pieno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!