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Alla vigilia del nuovo anno scolastico e della riapertura delle scuole nelle diverse realtà educative si è già messo in moto un vasto movimento di pensieri, propositi, azioni, adempimenti per garantire a tutti gli utenti, bambini e ragazzi, un’offerta formativa sempre più all’avanguardia, rispettosa delle innovazioni normative, prima tra tutte la recente legge di riforma (L. n° 107/2015).
“E’ in questo contesto –afferma la dott.ssa Concetta Sinicropi– di rinnovato impegno professionale che, in qualità di Dirigente Scolastico decano di questa realtà scolastica, sento il bisogno di rivolgermi a tutti gli operatori scolastici, agli alunni, alle famiglie ai rappresentanti delle altre agenzie formative, enti ed associazioni, per rinnovare i miei più sinceri auguri di buon lavoro e di buon anno scolastico.
Gli auguri sono indirizzati a tutti coloro che, come me, hanno a cuore il successo formativo di tutti i giovani.
Non mi stancherò mai di sottolineare il prezioso ruolo della scuola e la sua “centralità formativa”; il ruolo della scuola come “comunità che educa istruendo”, come “prodotto e fattore” della comunità sociale e civile, insieme alla quale dovrà continuare a concorrere allo sviluppo del nostro territorio”.
“Mai come ora -continua il Dirigente Scolastico- si avverte l’esigenza di unire le forze per contribuire tutti insieme a costruire le fondamenta relazionali, esperienziali, formative e di orientamento che permettano ai giovani di sviluppare un progetto di vita autonomo, autentico, partecipativo e sociale.
Oggi più che mai nasce il dovere di definire forme e strumenti di raccordo e di coprogettazione tra Istituzioni Scolastiche su temi strategici per la “nostra comunità”. Diventa fondamentale procedere verso un piano integrato dell’offerta formativa territoriale, in grado di valorizzare e risorse del territorio e di cogliere le sollecitazioni di una realtà sociale sempre più complessa. Le Istituzioni Scolastiche hanno un ruolo fondamentale nella diffusione dei principi costituzionali che promuovono la maturazione di cittadini liberi, responsabili e partecipi alla vita della comunità locale, nazionale ed internazionale”.
“Le recenti novità introdotte dalla normativa sulla “Buona Scuola”, aprono le strade a molte riflessioni che, pur avendo qualche elemento di perplessità, ci portano a tracciare un profilo diverso del “soggetto da formare”.
I ragazzi di oggi devono sganciarsi dalle aspettative di una società che pretende da loro solo “prestazioni” e recuperare la propria umanità, fatta di intelligenza, abilità, competenze e conoscenza, ma anche di sentimenti, emozioni, valori universali.
Essi devono possedere sì le competenze “chiave” richieste dall’Europa e dalla società moderna, prime fra tutte le competenze linguistiche, scientifico-matematiche, tecnologiche, ma devono riuscire a scavare nel proprio “io” per recuperare il gusto di assaporare l’ ”Invisibile bellezza” di cui si parla nel Libro di Enzo Romeo “L’invisibile bellezza: Antoine de Saint-Exupéry cercatore di Dio”; devono abituarsi a star bene non solo con se stessi ma anche con gli altri, con chi potrebbe sembrare diverso per lingua, razza, religione, stato fisico o mentale, ma che, di fatti nella sostanza, diverso non è.
La scuola, pertanto, una scuola moderna, inclusiva, aperta, propulsiva di idee positive, fattore di sviluppo del territorio, ha come compito precipuo quello di educare ed istruire ogni soggetto, fornendo, nel contempo, gli strumenti culturali, relazionali e civili necessari per una piena integrazione sociale.
E’ sulla base di tali convincimenti e di tali obiettivi che si misura l’efficacia e l’efficienza della “mission” di una istituzione scolastica o sistema formativo, delle scuole singole o in rete, dell’impegno quotidiano di tutti gli operatori, ma soprattutto la capacità di noi Dirigenti Scolastici di essere concretamente leadership nel contesto in cui operano con l’intento di organizzare un servizio funzionale ai rinnovati bisogni dei giovani.
Sin dalla prima infanzia è, oltremodo, importante far acquisire ai bambini un’identità storica e culturale del paese in cui si vivono in quanto solo conoscendo il passato, si può progettare meglio il futuro.
E’, altresì, importante incrementare o coltivare la fiducia nelle istituzioni che per somme e prioritarie ragioni, ma anche per questo, devono esercitare la coerenza, la trasparenza, la legalità, il buon senso ed ogni altra pratica di buon funzionamento per garantire a tutti il benessere, la tutela del bene comune, il rispetto dei diritti e dei doveri di tutti e di ciascuno. Sono convinta che lavorando tutti insieme, ognuno con il proprio compito, possiamo concorrere all’efficacia del sistema scolastico di questa importante area, quella dell’Area Grecanica, contribuendo al suo continuo miglioramento” afferma la Sinicropi.
“Nel rispetto dei differenti ruoli delle Istituzioni -conclude il Dirigente scolastico- bisogna avviare una concreta progettualità condivisa con comuni e Città Metropolitana, che ha permesso di migliorare la qualità educativa e la gestione delle problematiche relative al buon funzionamento scolastico. Una migliore sinergia tra la Scuola e ed Enti Locali può permettere, infatti, la condivisione di innovativi percorsi scolastici anche con le varie realtà associative, realizzando una scuola “aperta al territorio”.
I ragazzi di oggi, definiti “nativi digitali” hanno il mondo a portata di tastiera, navigano, viaggiano, apprendono, riescono ad imparare in modo “reticolare”, così come si abituano a fare sin da bambini, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie. Ecco perché è opinione diffusa che nelle scuole, man mano, è necessario abbandonare il tradizionale metodo delle lezioni frontali per intraprendere un metodo di insegnamento interattivo, innovativo, basato sui sistemi digitali e su approcci metodologici alternativi.
Particolare importanza deve, oggi, essere attribuita alla “partecipazione attiva” degli studenti a tutti i livelli, all’alternanza scuola-lavoro, ad attività di volontariato, alla tutela dell’ambiente, alla corretta competizione sportiva, alla salute e a stili alimentari corretti, all’accoglienza dell’altro, al rispetto delle diversità, alla promozione delle pari opportunità, legalità, patrimonio e attività culturali, al contrasto agli stereotipi di genere, razziali, religiosi, economici e sociali, alla lotta alla violenza e al rispetto dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nonché a quelli universali che riguardano l’uomo.
A fronte di ciò sembra ineludibile che la scuola diventi, sempre più, luogo di riferimento capace di valorizzare ogni studente, senza escludere nessuno, ma nel contempo, di dare risalto al merito e ai talenti dei ragazzi più capaci; che si apra a diverse forme di attività, che riesca a coinvolgere più soggetti, che conduca i docenti e tutti i suoi componenti ad una collegialità non dovuta o strumentale, ma sentita ed efficace; che sappia cooperare con le altre agenzie formative per perseguire traguardi comuni; che sappia porsi come realtà sensibile, come contesto educativo privilegiato, luogo di promozione sociale, culturale e civile a supporto di una società che, spesso confonde e disorienta.
Per quanto sopra espresso e con animo sereno e positivo desidero augurare a tutti gli studenti, ai docenti, alle famiglie, a tutto il personale ed ai miei illustri colleghi un sereno e proficuo nuovo anno scolastico”.
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