Melito, A.G.M. su Ospedale “Tiberio Evoli”

area grecanica in movimento

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Riceviamo e pubblichiamo:

“L’agonia del “Tiberio Evoli” tra inattuazione del Piano Regionale e prospettive di accorpamento

A cento anni dalla fondazione dell’Ospedale Tiberio Evoli, ci troviamo dinanzi ad una struttura oggetto di una progressiva spoliazione sia di reparti sia di risorse professionali ed umane. Ben lontani da quella che era l’originaria vocazione di Centro Maternità, l’assenza di un Punto Nascita evidenzia il disinteresse verso le esigenze della nostra comunità, costringendo i cittadini all’esodo verso altre strutture pubbliche o private.

Ma quello che ancora di più allarma e disorienta è la mancata attuazione del Piano Sanitario Regionale, in virtù del quale il Tiberio Evoli è un Ospedale Generale, qualificazione questa, che rimane purtroppo solo sulla carta. Proprio per questo, chiediamo con fermezza, al Commissario straordinario per il piano di rientro Ing. Scura, che venga immediatamente applicato il DCA n° 9 concretizzando l’attivazione e il funzionamento dei reparti previsti ovvero, Medicina, Chirurgia, Ortopedia, Radiologia e Riabilitazione Funzionale e di quei servizi di diagnostica necessari a garantire nell’Area Grecanica quelli che sono i livelli essenziali di assistenza.

In particolare con  il DCA n° 9 del 2 aprile 2015,  sono stati programmati per l’Ospedale di Melito Porto Salvo “ Tiberio Evoli”  i seguenti posti: medicina 20, Chirurgia generale 20, Ortopedia e Traumatologia 20, Ostetricia e Ginecologia 10, Emodialisi  10, Recupero e Riabilitazione Funzionale 40.

Trattandosi di una struttura complessa è necessario, inoltre che, in conformità alle previsioni di legge, a capo dei reparti vi siano dei Primari e non dei meri facenti funzione, nondimeno lo stato in cui versano le apparecchiature specie quelle di Radiologia rende improcrastinabile il riammodernamento di strumentazioni oramai obsolete.

A ciò aggiungasi che, con vivo timore, si apprende dell’intento di ridimensionamento del Laboratorio Analisi al punto da non assicurarsi più il servizio per l’utenza esterna, in favore dell’individuazione di un centro unico dove convogliare le analisi.

Fermo restando quanto detto, in una prospettiva di collaborazione è auspicabile, in futuro, l’accorpamento del Tiberio Evoli con l’Azienda Ospedaliera Bianchi – Melacrino -Morelli, consentendo così non solo la sopravvivenza del nostro Presidio, ma altresì favorendo il decongestionamento per il distretto Sud.

Pertanto, chiediamo che questa importante occasione di dibattito coinvolgente gli esponenti dell’Area Grecanica, non rimanga una passerella, ma  si traduca in un’azione concreta e corale di tutta l’Area Grecanica  a difesa , anche con azioni di protesta energiche,  del Tiberio Evoli”.

Area Grecanica in Movimento

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Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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