Masella (Rc), restaurate le statue dei Santi Cosma e Damiano

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Domenica 26 settembre a Masella, nel giorno della solennità dei Santi medici martiri Cosma e Damiano, patroni della borgata, è stato inaugurato il restauro delle statue a cui è particolarmente devota l’intera comunità masellese.

Restauro statue

Il vicario generale, don Pasqualino Catanese ha presieduto la celebrazione eucaristica in onore dei Santi medici; presente anche il diacono permanente, Domenico Plutino. Ad accoglierli don Olivier Wabulakombe, sacerdote di Masella e Montebello, che con grande gioia ed entusiasmo ha presentato i Santi a restauto ultimato alla comunità. Don Olivier ha continuato l’iniziativa di restauro, promossa e organizzata dal suo predecessore don Giovanni Gattuso, che la dovette rinviare a causa dell’isolamento pandemico.

L’opera di restauro è stata affidata, da don Gattuso, alla professoressa Ida Evoli, artista montebellese, la quale ha illustrato minuziosamente ai fedeli le varie fasi del restauro che l’hanno impegnata instancabilmente tutti i giorni, per 8 mesi. La restauratrice le ha riportate al loro pieno splendore e in un tempo piuttosto breve, nonostante la mole di lavoro. Le due statue lignee, risalenti all’incirca agli anni Sessanta del XX secolo, sono tornate alla loro originaria bellezza.

La professoressa Evoli ha riportato alla luce le intenzioni dell’artista, Luigi Santifaller della bottega artigiana di Ortisei, esaltando con minuzia e maestria la sua arte e svelandone l’autenticità, poiché ha voluto mantenere i colori e le decorazioni originali, senza stravolgere l’opera per come era stata concepita a suo tempo. Difatti, dopo le fasi di pulitura sono affiorate sia le decorazioni iniziali che il nome dell’autore, rimasto in evidenza.

Le modifiche

Le uniche modifiche emergono nel colore del lastricato, poiché tolte le sovrapposizioni succedute negli anni è apparso il legno senza alcun riferimento cromatico riconducibile al Santifaller. Variano, altresì i decori della veste che riprendono le volute presenti sul soprabito, con l’aggiunta del sole, quale simbolo di Cristo e dell’Oriente, un richiamo all’origine siriana dei Santi.

Rimossi i vari strati di verniciatura sono emerse delle fenditure, in quanto il legno è vivo. Difatti l’impalcatura delle statue è costituita da una serie di assi che ne strutturano il corpo; nel tempo le infiltrazioni hanno aperto la linea di congiunzione e la restauratrice è intervenuta accuratamente risanando le varie fenditure lignee.

Per mantenere l’armonia dei colori, anche la vara è stata completamente restaurata, questo un omaggio che la Evoli fa alla comunità di Masella. Il colore di fondo è il marrone, sono stati aggiunti preziosi elementi decorativi in pasta di legno rivestiti in foglia oro, lavorati abilmente a mano dalla restauratrice.

L’intera comunità masellese ha atteso ben 8 mesi, con fede e trepidazione, il ritorno in Chiesa dei suoi Santi protettori, vivendo con ancor più intensità ed emozione il loro giorno di festa.

Articolo di Claudia Pugliese

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