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Tantissimi fedeli provenienti dalle varie zone dell’area grecanica si sono ritrovati in momenti di preghiera dall’11 al 13 dicembre, nelle parrocchie di Roghudi e Marina di San Lorenzo per l’arrivo delle reliquie di Giovanni Paolo II.
Il parroco don Giovanni Zampaglione, ha accolto le reliquie del Papa, a Roghudi alla presenza del sindaco, Agostino Zavettieri e di tutta l’Amministrazione comunale e di tantissima gente proveniente dalle zone limitrofe.
Don Giovanni, con un pizzico di emozione (in quanto da giovane seminarista aveva incontrato e stretto la mano del Papa Santo nel lontano 1984 e 1988) ha affermato che S. Giovanni Paolo II è “Profeta della Misericordia” ed è stato lui che ha ufficializzato la seconda domenica di Pasqua (domenica in Albis) con la festa della Divina Misericordia.
Il parroco ha deciso di scegliere questa data per dare risalto al Giubileo della Misericordia voluto e aperto da Papa Francesco.
“Faccio mie le parole di Papa Francesco -afferma don Giovanni- che dice: Il Signore mai si stanca di perdonare: mai! Siamo noi che ci stanchiamo di chiedergli perdono. Siamo noi che troviamo difficoltà a mettere da parte l’odio e la vendetta e andiamo incontro all’altro per stringergli la mano e dirgli “Ti perdono, ricominciamo””.
“La presenza del Santo Papa Giovanni Paolo II, in mezzo alle nostre comunità di Roghudi e San Lorenzo Marina, sotto forma di reliquie ovvero con una benda intrisa di sangue, parla ai nostri cuori a volte induriti, chiusi, e ci invita a non aver paura e ad aprire, anzi a spalancare la porta del nostro cuore a Cristo che ci ama e vuole condividere con noi la sua vita e nello stesso tempo ci viene chiesto in questo anno della Misericordia di essere misericordiosi con il prossimo e a vivere la via della Misericordia”, afferma il sacerdote.
Le reliquie sono state portate anche nelle scuole di Roghudi e Marina di San Lorenzo per un incontro e un momento di preghiera con i bambini e gli insegnanti. Il viaggio delle reliquie si è concluso con una celebrazione solenne ove il parroco, felice per questi tre giorni forti, intensi e di preghiera ha augurato a tutti di riscoprire e testimoniare giornalmente la propria comunione con il Signore e con i fratelli.
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