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Conclusa nel migliore dei modi la sesta edizione del Gran Premio Manente. L’attesissima finale si è svolta il 20 agosto a Crucoli (KR). Una serata carica di emozioni che ha visto il trionfo della band reggina dei “Behike Moro“.
I giovani componenti del gruppo (Andrea Principato, Alvìn Tripodi, Filippo Stilo, Gianluca Foti, Gianmaria Nicoletta, Cecilia Caserta) hanno voluto condividere la loro nuova esperienza con l’amato pubblico.
«Con il nostro brano “Braci” – ci raccontano – abbiamo vinto il premio assoluto della VI edizione della kermesse dedicata a Checco Manente, assegnatoci per: “essersi impegnati a integrare un impianto musicale rock (batteria basso chitarra elettrica) con l’inserto di praticamente tutti gli strumenti della tradizione calabrese, dalla lira alla chitarra battente, passando per la pipita. Arrangiamenti perfetti, in grado di amalgamare mirabilmente i due mondi sonori. I BEHIKE MORO danno un apporto innovativo al sound della musica popolare, il canto alla propria bella di cui si è follemente innamorati, le “strofette” che trovano humus nella tradizione musicale calabrese rivelano in questo lavoro una giusta armonia. Una proposta innovativa giovane, fresca, dinamica, che si evince da tutto il loro lavoro discografico, il videoclip si lascia guardare e ti coinvolge con la sua musica e i suoi ritmi, il brano orecchiabile è facilmente riconducibile al loro stile”.
La nostra partecipazione al Premio Manente – spiegano – era partita senza aspettative, se non quella di arricchire l’esperienza di un gruppo neonato da qualche mese e senza pretese, con la sola esigenza di ricevere qualche sana botta sulle ossa per rafforzare il giovane scheletro, lo scheletro di un gruppo sì con già una discreta esperienza musicale individuale alle spalle, dal punto di vista di studio accademico e performativo, ma pur sempre giovane, perchè appena nato.
L’essenza della nostra musica è perfettamente paragonabile a quella del bergamotto di Reggio Calabria, simbolo caratteristico della nostra terra, logo e copertina del nostro primo album: forte e pungente ma allo stesso tempo raffinata e profumata, dal sapore aspro e grezzo ma contemporaneamente esotico e fresco. I brani che prendono vita da questa essenza sono una contaminazione di tradizioni tanto apparentemente lontane quanto straordinariamente vicine: tradizione calabrese ed andalusa. Le nostre individuali ed intrinseche radici musicali ed artistiche (Andrea Principato col flamenco ed il rock, Filippo Stilo con la musica tradizionale, Alvìn Tripodi con i trascorsi sui palchi teatrali) hanno fatto il resto, dando a tutto il progetto Behike Moro delle piccole ed originali sfumature di vivace colore.
Abbiamo fatto nostri momenti di vita trascrivendoli sulle tastiere degli strumenti più impensabilmente accoppiabili, come pipite calabresi e chitarre elettriche, portando alle orecchie di tutta la gente quello che convivialmente noi viviamo ormai da anni nelle vesti di amici e compagni di viaggio. La conservazione delle radici e la coltivazione della personale inclinazione musicale è una leva che se posizionata bene può sollevare enormi masse con la leggerezza di una sinfonia Rossiniana.
Abbiamo imparato dalla storia che “I Girasoli” di Van Gogh sono stati dipinti dentro una baracca e non dentro un’atelier, siamo ragazzi che credono ancora che la realizzazione dei sogni più concreti passi più verosimilmente attraverso la vera forza di volontà piuttosto che attraverso il mero utilizzo di mezzi ed utensili avanguardistici e sofisticati. Coloro che sono capaci di comprendere il miracolo della musica, di lottare fino alla fine per qualcosa in cui credono, allora sentiranno le campane che il mare fa rintoccare dal più profondo del suo fondale.
La vittoria del premio assoluto nella kermesse del Premio Manente – sottolineano – è arrivata per noi come una ventata di freschezza, un sano ed inaspettato incentivo alla già grande voglia creativa che abbiamo. Nel vivere queste emozioni che ci stanno sicuramente facendo crescere professionalmente, vogliamo ringraziare chi ha collaborato con noi dal primo passo di questa esperienza: il regista Nino Maesano, che ci ha affiancato nella realizzazione del videoclip di “Braci”, il brano in gara al Premio Manente che ci ha portato al raggiungimento del premio finale, sapiente miscelatore fra scene visive e dinamiche sonore; la bellissima attrice Maria Giulia Romeo protagonista del videoclip, che incarna l’idea della più semplice e splendida bellezza mediterranea per il quale spesso i cuori del profondo Sud sono pervasi da sentimenti che per amore “ardono” invece di “sospirare”; le nostre nonne, inconsapevoli finanziatrici del disco e di tutto il lavoro che gravita attorno ad esso; chi ci ha seguito, supportato e creduto in noi fin dai primi passi con interesse e sincerità; alle nostre famiglie che da anni ci spingono a realizzare i nostri sogni; ai nostri veri amici, voi sapete chi siete per noi; a tutta l’organizzazione del Premio Manente, Virgy Marasco, Giuseppe Marasco, Calabria Sona e la Marasco Comunicazione per l’organizzazione e la professionalità con cui portano avanti da anni il lavoro di ricerca e diffusione delle più interessanti realtà musicali calabresi; tutto lo staff lavoro del Premio Manente Larissa Volpentesta, Luciano Regolo, Massimilano Tucci, (ed anche Antonella Mazza, Valentina Balistreri Dipendedìte) e soprattutto i gruppi e gli artisti Statale 107 Bis, Mario Nunziante, Alfredo R. Lavorato, Kalavria che hanno partecipato in gara con noi, con i quali abbiamo condiviso il piacere del confronto nello splendido teatro naturale della Madonna di Manipuglia a Crucoli (KR), e con i quali abbiamo condiviso anche la gioia della vittoria finale di questo prestigiosissimo premio intitolato alla memoria del grande Checco Manente».
In conclusione spiegano i Behike Moro: «Sono queste le emozioni e le ragioni della gioia che adesso siamo in grado di descrivere, e che continuerà a muoverci con ancor più grinta verso il proseguo del percorso artistico che alla fine del 2016, in quella piccola stanzina adibita a saletta di registrazione, abbiamo cominciato».
Per chi ancora non avesse avuto la possibilità di guardare il video di “Braci”, buona visione:
https://www.youtube.com/watch?v=GkP7ekOgeRE
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