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Riceviamo e pubblichiamo:
Le scrivo nella qualità di Referente unico dell’ANCADIC Onlus, associazione che promuove e tutela il patrimonio paesaggistico e l’ambiente salubre per chiederLe di voler far conoscere le cause che ostano il ripristino del servizio di raccolta dei rifiuti col metodo “porta a porta” nel territorio comunale, nonché i motivi per i quali i rifiuti umidi, c.d. organico, vanno “mischiati” con i rifiuti secchi non riciclabili, c.d. indifferenziati.
Sulla problematica il Dirigente Generale della Regione Calabria – Dipartimento Politiche per l’Ambiente – Ing. Bruno Gualtieri, attivato dall’Ufficio di Gabinetto della Presidenza a seguito di richiesta di questa Associazione, con nota del 25.6.2013, diretta anche all’Ufficio di Gabinetto – Capo di Gabinetto- dott.ssa Elena Scalfaro, alla Prefettura – Ufficio territoriale del Governo di Reggio Calabria, c.a. di S.E. Prefetto dott. Vincenzo Piscitelli e all’Assessore alle Politiche dell’Ambiente dott. Francesco Pugliano, ci ha comunicato quanto segue: “Già dalle scorse settimane, è in essere la regolarizzazione del sistema del conferimento dei rifiuti urbani (RU) su tutto il territorio regionale; in attuazione, infatti, dell’Ordinanza contingibile ed urgente n. 41/2013, è stato ricondotto il sistema impiantistico regionale al trattamento dei quantitativi “nominali” (autorizzati), introducendo, per far fronte all’attuale contesto di criticità, anche la possibilità di usufruire di operazioni di trasferimento dei rifiuti (trasferenza). I provvedimenti in argomento (consultabili sul sito: www.regione.calabria.it/ambiente, alla sezione rifiuti) hanno interessato tutti gli impianti e, quindi, anche quello di Sambatello, di riferimento per il comune di Motta San Giovanni. F.to Ing. Bruno Gualtieri”.
Si ringrazia.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
Responsabile e coordinatore del territorio nazionale
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