Pellegrinaggio alla Madonna del Riposo di Brancaleone Vetus

Madonna del Riposo di Brancaleone Vetus

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Primo maggio all’insegna della fede a Brancaleone con il primo pellegrinaggio alla grotta della Madonna del Riposo di Brancaleone vetus. Iniziativa promossa dalla Pro-Loco e dalla Parrocchia “Maria S.S. Annunziata” di Brancaleone.

Svolto il pellegrinaggio alla Madonna del Riposo di Brancaleone Vetus

Al mattino i pellegrini, provenienti dalle diverse comunità della Zona Pastorale di Bova con i loro parroci, si sono radunati presso il piazzale antistante la chiesa Parrocchiale “Maria S.S. Annunziata”, ed hanno raggiunto a piedi l’antico borgo di Brancaleone Superiore dove presso l’antica chiesa dell’Annunziata si è svolta la celebrazione della Santa Messa presieduta dal giovane Arciprete don Ivan Iacopino. Alla presenza dei confratelli concelebranti don Leone Stelitano (Vicario zonale); Padre Giancarlo Graziola (Parroco di San Carlo e Condofuri Superiore) e Padre Devis Erevidhingal (vice parroco di Palizzi).

L’omelia di don Ivan

Durante l’omelia don Ivan ha richiamato al senso del gesto compiuto affermando: “Per noi, comunità di credenti, questo gesto vuole solennemente inaugurare il mese di Maggio, che la pietà del popolo da sempre ha consacrato alla Vergine Maria. Nell’esperienza del pellegrinaggio vogliamo provare a ritornare alla radice della nostra identità di uomini. Il cammino a tratti accidentato, che abbiamo percorso, non è soltanto memoria di una tradizione del passato ma è allegoria della nostra vita: una strada in salita che, nella memoria di coloro che ci hanno generato alla fede siamo incoraggiati a percorrere fin sulla vetta più alta; sfidando le fatiche e i pericoli del cammino sapendo che la meta che ci attende è certa e sicura!”.

Terminata la funzione i fedeli si sono recati presso l’antica grotta dedicata alla Vergine del Riposo dove sono in parte ancora visibili gli affreschi che adornavano il luogo.

Grotta dedicata alla Madonna del Riposo di Brancaleone Vetus

Presso l’antica grotta, il Presidente della Paro Loco C. Verduci ha illustrato gli aspetti storici del luogo di culto e della devozione legata alla sacra effigie ivi venerata; di cui oggi non rimane che un’immagine sbiadita in una fotografia datata 1966. La grotta, secondo quanto affermato dagli studiosi, conserva ciò che resta di una testimonianza bizantina del territorio. Gli affreschi al suo interno sono stati studiati dalla Soprintendenza che nel 2008 ha effettuato un intervento di restauro conservativo. Ha attribuito gli stessi al periodo che va tra il XVI- XVII sec.

Il ricordo di Vincenzo De Angelis

Verduci ha poi ricordato la memoria del Dott. Vincenzo De Angelis che è stato insigne promotore negli anni del dopoguerra della devozione alla Madonna del riposo. Al termine della visita l’Arciprete ha preso nuovamente la parola ringraziando il Presidente della Pro-Loco Carmine Verduci e tutti i convenuti; ed insieme ai confratelli sacerdoti ha concluso con la preghiera impartendo la benedizione.

Alla scoperta del borgo antico

A seguire si è condiviso il pranzo a sacco. Nel pomeriggio gli operatori della Pro-Loco hanno accompagnato i numerosi visitatori alla scoperta del borgo antico e delle sue grotte-chiese; inaugurando nuovi percorsi turistici messi in sicurezza grazie al progetto “Renaissance Brancaleone Vetus” e alla sinergia con il Consorzio di Bonifica “Basso Jonio Reggino” che ha eseguito le opere di recupero dei percorsi sotto la guida della Pro-Loco. La stessa oggi gestisce il sito e sta raccogliendo i fondi necessari al recupero e alla rinascita turistica di questo borgo tra i più importanti e suggestivi del territorio Calabrese.
La grotta della madonna del Riposo, rappresenta tra tanti, uno di quegli elementi più importanti e preziosi dell’intera area archeologica di Brancaleone vetus; oggi meta di numerosi visitatori e studiosi da tutto il mondo che giungono a queste latitudini per ammirare, conoscere ed apprendere le vicende storiche dei monaci bizantini.

Il commento di Verduci

“Eventi così, – dichiara il presidente della Pro-Loco di Brancaleone – non possono che ravvivare la linfa che lega gli abitanti della nuova Brancaleone (costruita sulla costa in epoca più moderna) alla consapevolezza di un luogo intriso di una profonda spiritualità; dove tutto racconta di epoche lontane; dove ancora si respirano sensazioni di grande spiritualità dovuta alla presenza di molti asceteri e chiese grotte che diedero rifugio sicuro ai monaci orientali perseguitati dai musulmani tra il VI e VII sec. La Pro Loco di Brancaleone ringrazia quanti hanno creduto nella realizzazione di questa prima iniziativa. Inoltre tutti i soci presenti che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento. Un ringraziamento particolare va sicuramente a Don Ivan neo parroco della Parrocchia “Maria SS Annunziata” che ha sposato con grande entusiasmo l’iniziativa”.

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it