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Riceviamo e pubblichiamo:
L’illegalità perpetrata dal comune di Motta San Giovanni con la realizzazione del manufatto sul lungomare Cicerone di Lazzaro, peraltro suffragata dal sequestro effettuato di recente dalla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, non può di certo essere risolta con i soliti ed infelici rattoppamenti di una situazione estremamente grave per la sicurezza della circolazione stradale.
Da qualche giorno nel tratto di lungomare interessato dall’opera abusiva si riscontra una nuova disposizione degli stalli di sosta longitudinali, si ricorda che la sezione trasversale originaria del lungomare era composta da due corsie a doppio senso di marcia, da una corsia di stalli di sosta e da un marciapiede. Riteniamo che tale sezione è sicuramente rispettosa della sicurezza degli utenti con particolare riguardo alla fruizione del marciapiede e della spiaggia. Gli stalli di sosta infatti sono stati correttamente progettati e realizzati con la loro disposizione in affiancamento al marciapiede, che ne garantisce l’immediato e sicuro collegamento al percorso pedonale senza pericolose interferenze con la circolazione dei veicoli.
L’aberrante modifica della disposizione degli stalli mirata al mantenimento del manufatto richiamato, determina l’insorgere di gravissime condizioni di pericolo per l’incolumità delle persone che dall’auto parcheggiata in uno dei nuovi stalli, non disponendo di alcun percorso pedonale per raggiungere il marciapiede sono costrette all’attraversamento disordinato della strada, condizione aggravata dalla legittima esigenza di portare con sé quanto necessario per il mare ovvero per una passeggiata.
Non vogliamo esimerci dal segnalare che a tale condizione di pericolosità sono particolarmente assoggettati, loro malgrado, i bambini e i vecchi. Non si comprende a che titolo il custode della suddetta opera abbia riferito al Comune di Motta SG di spostare i parcheggi sul lato opposto della corsia, che tra l’altro come affermato nella determina n.100 dal Responsabile del Settore Tecnico Manutentivo tale spostamento minimizza il pericolo del restringimento della carreggiata. Il pericolo dev’essere completamente e immediatamente eliminato.
Sarebbe opportuno far luce sui motivi per i quali il Responsabile del Settore Tecnico non ha adottato le misure e attività di messa in sicurezza richieste verbalmente da oltre due mesi dal custode dell’opera e con lo stesso concordate, tanto da spingere la Giunta comunale ad affidare l’incarico ad altro dipendente dell’ufficio tecnico manutentivo. Per quanto detto oltre che per i più elementari principi di tutela del decoro urbano, riteniamo che sia improcrastinabile disporre per la delocalizzazione del manufatto e il ripristino della corsia degli stalli nella loro disposizione originaria.
In merito sono stati interessati la Procura della Repubblica di Reggio Calabria alla quale abbiamo chiesto di disporre l’immediata rimozione dell’opera abusiva nel rispetto della legalità e per la tutela della sicurezza della strada, e il Provveditorato Interregionale alle OO.PP. per la Sicilia e la Calabria – Sede coordinata di Catanzaro.
Vincenzo CREA
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