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Riceviamo e pubblichiamo da:
“La libertà di pensiero è il solido pilastro della civiltà, non genera guerre fratricida, non mette spine velenose (dolorose) alla dignità dell’individuo, brucia violenze e privilegi. I poveri sono deboli, vittime del bisogno e delle avversità; facilmente cadono nelle tentazioni di fasulle promesse elettorali, non sono liberi di esprimere le loro convinzioni.
Ogni buona ideologia costituisce verità, piena di obblighi morali da rispettare, altrimenti degenera in sfiducia, frantuma le sue stesse ragioni.
Oggi la libertà politica lacera. La cricca dei faccendieri, associata anche ai partiti, è compatta; con chiacchiere trascina i poveri ingenui e per la legge fisica di riflessione, accade che anche i veri politici a cui interessa la giustizia sociale, il benessere collettivo, vengono svuotati di credibilità.
L’uomo ha bisogno di politica, come afferma Aristotele: l’uomo è un animale politico. Cosa fare? Bisogna non aver paura di dialogare e fare cultura, ma agire nell’unità, nel rispetto delle regole, senza sopraffazione. La vera politica esige la presenza continua di leali rappresentati che devono caricarsi di umanità non essere borghesi salottieri, ma risolvere i problemi reali della collettività, passare dalla teoria alla pratica dell’ideologia, per alleviare e dove è possibile annullare le sofferenze degli umili, di chi perde il lavoro, di chi ha famiglia da sfamare e si vede costretto a rivolgersi agli usurai, a non poter pagare il suo debito, a farsi cogliere dalla disperazione, chi può spingere al suicidio.
Costituzionalmente l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, garantisce la solidarietà politico ed economico sociale, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche; rimuovere gli ostacoli economico e sociale è compito della Repubblica. Nelle promesse elettorali i politicanti sbandierano lealtà, impegno, coraggio per tutelare la giustizia e la libertà; ma dopo le elezioni il disimpegno è generalizzato, trasforma i sani principi della vera politica.
Si è arrivati ad una svolta storica: bisogna coordinare le verità intellettiveall’interno dei partiti stessi, altrimenti forze apparentemente improvvisate, forze reazionarie, munite di spranghe e forconi, trasformano la giusta rabbia degli oppressi in collera, approfittano per inescare lotte tribali, che fanno tornare indietro le conquiste civili.
Necessita un ripensamento critico e un’azione rapida per concentrare energie giuste, per risolvere urgenti problemi economico – sociali, senza calpestare la dignità dell’uomo, fondata sulle sue opinioni e sulla possibilità di poterle esprimerle, come affermava Voltaire. Quando si perde la dignità, non si è più uno Stato democratico, si cade nell’oligarchia e successivamente nelle spietate didatture colorate di nero, rosso, ecc, si annulla il sentire, il divenire dello spirito individuale e collettivo.
La cristianità dell’io cristianamente educa all’ integrazione sociale e al dialogo. É ora di dire basta alla politica e alla democrazia virtuale.
I diritti umani sono inalienabili, bisogna garantire tali diritti a tutti! Salari e stipendi devono essere reali, non nominali; al rincaro dei prezzi devono essere aumentati senza differenza tra Nord e Sud, tra uomini e donne! Non si deve lasciare sul lastrico nessuno! Lo sperpero di denaro pubblico, lo sperpero del capitalismo sfrenato, portano disordine; il proletariato non può essere spopolato fino al midollo.
Giusta Ribellione
Risorgeremo ancora se avremo ancora l’accortezza di stare civilmente uniti.
Le ali taglieremo a chi avidamente succhia linfa agli onesti
Da soli non si vince, da soli non si brucia l’avida ingiustizia!
Alla politica i politicanti hanno oscurato la luce. Verrà la luna piena e poi il Sol splendente con una lotta verra”
Virginia Iacopino
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