L’Europa dei giovani abbraccia l’Area Grecanica

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L’Europa dei giovani abbraccia L’Area Grecanica per farla ancora più bella. Decine di volontari, provenienti da Paesi diversi sono impegnati nei campi di lavoro dedicati al recupero e salvaguardia di luoghi simbolo e nella coltivazione di ortaggi sui terreni confiscati alla ‘ndrangheta, che hanno la legalità come denominatore comune. Folta anche la partecipazioni di volontari che arrivano dall’Italia. In questo preciso momento poco meno di una ottantina di giovani risultano impegnati su tre fronti: Ghorio di Roghudi, Pentedattilo e Fossato Ionico.

L’intero movimento è promosso e coordinato dall’agenzia dei Borghi Solidali. I campi di lavoro rappresentano la punta di diamante del calendario di iniziative concepite allo scopo di aiutare lo sviluppo del territorio, sostenendone i valori portanti, quali la legalità, la cittadinanza attiva, l’ecologia, la tradizione, l’etica. Dal punto di vista logistico, i partecipanti sono stati così suddivisi: un gruppo composto da 28 belgi è stato dirottato su Ghorio di Roghudi, dove sta lavorando al ripristino dell’antico sentiero che, dipanandosi a partire dal vecchio centro abitato conduce alle cascate di “Furria”; un secondo gruppo, composto da una trentina di ragazzi che si muovono sotto l’egida dell’Arci di Bolzano, è stato destinato tra Pentedattilo e le terre confiscate e gestite da un consorzio di associazioni del terzo settore, di Placanica. Infine, il terzo raggruppamento è stato mandato a Fossato Ionico (con il partner territoriale associazione “I Fossatesi nel mondo”, era presente il presidio “Libera Peppe Tizian” di Carpi) per il ripristino del sentiero di accesso alle grotte preistoriche. Molto attiva è stata la cittadinanza che ha partecipato a tutte le attività.

Per i volontari (nuovi gruppi sono segnalati in arrivo, mentre altri hanno fatto già ritorno a casa) non ci sono solamente le attività lavorative, ma anche formative. Nelle ore pomeridiane diverse occasioni di confronto, unite a momenti di divertimento, vengono loro offerti dagli organizzatori.

L’esperienza dei campi di lavoro estiva rappresenta un autentico laboratorio di cittadinanza attiva, grazie al quale l’Europa dei cittadini viene costruita a partire dal basso.
a partire dal basso.

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