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Riceviamo e pubblichiamo:
Il persistente olezzo discontinuo proveniente da scarichi fognari nel torrente Oliveto, la cui intensità varia durante l’arco della giornata ci ha permesso di individuare attraverso l’utilizzo del proprio olfatto due fonti del presunto illecito ambientale. Tali fonti sono riconducibile a due pozzetti fognari privi di copertura di cui uno situato nell’area lato mare del ponte ferroviario e l’altro lato monte a circa 15 metri.
Il pozzetto lato mare visto le dimensioni interne si può ben definire una vasca. Infatti le dimensioni sono mt 1,50 circa x mt 1,00 circa e profondo oltre mt 2,50. Nella suddetta vasca giungono delle tubazioni che scaricano liquami fognari che attraverso una tubazione interrata nell’alveo fluviale raggiungerebbero la frontistante stazione di pompaggio che provvederebbe a spingere i liquami nel depuratore comunale, situato a ridosso dell’alveo a circa 500 metri verso monte.
I liquami fognari giungono alla predetta vasca in modo continuo, ma il grosso quantitativo di acque fognarie viene scaricato nella vasca in modo discontinuo da una tubazione rotta che si trova in alto e all’interno della vasca stessa, situata a pochi centimetri sotto il piano di campagna. L’intervallo di tempo tra uno scarico e l’altro è di circa 60 minuti e dura circa 7 minuti.
Dalla disamina della documentazione in nostro possesso risulta che detto pozzetto (vasca) è stato segnalato da questa associazione anche in data 11 marzo 2013 al Vice Sindaco del Comune di Motta SG con deleghe ai Lavori Pubblici- Viabilità’ – depurazione acquedotti, fognature-territorio e demanio e al Comandante della Polizia Municipale di Motta San Giovanni e in data 10 aprile 2013 ad alcuni Uffici della Regione Calabria, ai quali si evidenziava tra l’altro una situazione di pericolo determinata dalla mancata copertura del pozzetto.
Il fenomeno crea notevoli disagi e problemi di natura igienico-sanitaria, favorendo altresì la proliferazione di insetti molesti e fastidiosi (mosche, zanzare, moscerini…).
Si pone in evidenza che lo scorso 27 aprile, intorno alle ore tre (dopo mezzanotte) e intorno alle ore 20,30 di venerdì 29 aprile, mercoledì 11 maggio 2016 ancora intorno alle ore 20,30, la contrada Oliveto è stata invasa da forti odore di fogna, sicuramente non riconducibile alle esalazioni emanate dai due succitati pozzetti.
Sulle criticità in questione sono state interessate le articolazioni comunali competenti, uffici regionali e provinciali il Prefetto, l’ARPACAL, la locale polizia municipale, ma ancora non si è provveduto nemmeno a mettere in sicurezza i due pozzetti. Se un bambino o un animale finisce dentro ai pozzetti, chi lo vede?
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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