Lazzaro, a rischio salute pubblica per ennesimo vasto incendio

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Vincenzo Crea, referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”:

“A distanza di pochi giorni dall’ultima richiesta di messa in sicurezza dei siti potenzialmente inquinati in contrada Comunia di Lazzaro, è necessario intervenire sulla problematica per rappresentare che i fanghi da depurazione e altro materiale continuano a bruciare nell’area circostante l’impianto  di compostaggio,  lato  mare.   Visto che il fuoco cova sotto i fanghi e il legname, riteniamo sia difficile spegnerlo con getti d’acqua, forse sarebbe opportuno prima movimentare il materiale interessato dal fuoco e poi utilizzare l’acqua. Non mancherà certo alle Istituzioni  competenti trovare una soluzione, bisogna però fare in fretta  anche  perché la  situazione soprattutto di notte è diventata insopportabile specialmente per gli abitanti di Lazzaro Centro, Sant’Elia e Paolia.

Come se non bastasse il recente disastro ambientale da incendio, nella nottata tra il 19 e il 20 giugno u.s. si è registrato un altro ancor più vasto incendio, che oltre ad avere interessato ancora la contrada Comunia si è esteso fino a raggiungere i versanti collinari della vicina località Paolia e Motta SG, mettendo in pericolo le abitazioni e alcuni allevamenti zootecnici situati nella contrada Paolia. Alle ore 9,00 circa del 20 giugno 2017 richiedevo telefonicamente l’intervento dei Vigili del Fuoco ai quali rappresentavo il perdurare del pericolo per la salute pubblica determinato dai fanghi di depurazione ancora in fiamme, nonché il vasto incendio in atto, suggerendo l’utilizzo dei mezzi aerei visto le vaste dimensione dell’incendio e l’impossibilità di raggiungere i siti via terra.
Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco che tra tante difficoltà sono stati impegnati tutta la notte fino alla mattina del 21 giugno riuscendo ad evitare che l’incendio ormai vicino alle abitazioni provocasse danni a persone, animali e cose. Sono intervenuti anche i mezzi aerei e personale dell’Azienda Calabria Verde della regione Calabria.

Nessuno obiezione da sollevare per quanto riguarda la celerità degli interventi e l’impegno profuso da tutto il personale intervenuto, soltanto ringraziamenti ed unanimi apprezzamenti da parte di questa associazione e  della  popolazione, specialmente  ai  Vigili  del  Fuoco   più  volte   e  di  frequente  intervenuti  su  questo martoriato territorio di Lazzaro. Questa ennesima   richiesta  inoltrata  anche  alla  Presidenza   del   Consiglio  dei  Ministri, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e ad altre Istituzioni  ha lo scopo di sollecitare lo smaltimento dei fanghi di depurazione, legnami e quant’altro accatastati nell’area circostante  l’impianto di compostaggio, giacchè se dovessero andare in fiamme tali rifiuti le conseguenze sarebbero irrimediabili per la popolazione e per l’ambiente, già notevolmente danneggiato”.

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