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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Vincenzo Crea, Referente unico dell’ANCADIC Onlus e responsabile del Comitato spontaneo Torrente Oliveto:
“Da oltre un mese da una tubazione interrata per la raccolta delle acque piovane, che costeggiando la Ss 106 lato monte giunge al torrente Ferrina, scaricavano ininterrottamente nell’alveo fluviale liquami fognari, che dopo aver percorso a cielo aperto l’alveo fluviale per circa 150 metri giungevano a mare. Tale scarico creava grave pregiudizio per la salute dell’uomo e danno all’ambiente. Il fenomeno si ripresentava da molto tempo con periodica frequenza e le articolazioni comunali erano state nel corso degli anni più volte informate, anche recentemente. Visto il ripetersi della criticità ed in considerazione della grave situazione igienico sanitaria che si era determinata, appesantita in queste prime giornate di caldo, lo scorso 4 aprile ho chiesto al Vice Sindaco con deleghe ai lavori pubblici- viabilità, depurazione, acquedotti e fognature, al Responsabile del Settore Tecnico Manutentivo e alla Polizia municipale di Motta SG un solerte intervento acché risolvesse definitivamente la criticità, sottolineando la necessità di individuare lo scarico che giungeva nella tubazione per la raccolta delle acque piovane e convogliare lo stesso nell’apposita condotta fognaria.
Nella mattinata dello scorso 5 aprile è intervenuta l’Amministrazione comunale e nell’immediato ha rimosso l’emergenza. Tuttavia, avendo motivo di ritenere che tale fenomeno si ripresenterà a breve/medio termine ho interessato le stesse articolazioni comunali, il compartimento Viabilità dell’ANAS di Catanzaro e la Sede di Reggio Calabria acché individuino le cause e le soluzioni possibili. Evidenziando loro che il notevole quantitativo di liquami non depurati che scaricava nel torrente fa ritenere che si tratterebbe di acque fognarie comunali e presumendo che il punto di intervento con molta probabilità potrebbe essere localizzato nel pozzetto fognario sottostante la rotatoria lato monte e nella probabile rottura della adiacente tubazione fognaria, ho invitato Comune e ANAS a voler tener in considerazione tale probabilità e comunque adoperarsi in sinergia acché il fenomeno non si ripeta, che come hanno potuto constatare gli intervenuti determina una situazione igienico sanitaria che non potrà essere più sostenuta degli abitanti del luogo e dell’ambiente, anche marino. E’ stato altresì evidenziato che dal pozzetto fognario posto a margine della intersezione in uscita dalla rotatoria esattamente davanti al cancello pedonale di accesso alle abitazioni e all’esercizio commerciale di vendita “auto nuove e usate”, gommista e autofficina, si sprigionano esalazioni odorigene che recano disagi alle persone”.
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