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Riceviamo e pubblichiamo:
Ancora una volta l’Amministrazione comunale di Motta SG nella persona del Responsabile dell’Ufficio Tecnico Manutentivo ha precluso a questa Associazione di esercitare il diritto di accesso alla documentazione amministrativa riguardante il collaudo e l’agibilità di alcune strutture pubbliche comunali, tra cui plessi scolastici e centri sociali, rendendo non operative le leggi nazionali di settore. A nulla è servito rivolgersi poi al Segretario Comunale. C’è da sottolineare che lo stesso Responsabile comunale in altre occasioni aveva permesso l’accesso agli atti senza alcuna limitazione, pertanto appare necessario chiarire questo nebuloso comportamento.
Quello che non riesco a comprendere come sia possibile che la popolazione, le associazioni, ma soprattutto i genitori riescono a stare tranquilli non avendo ottenuto alcuna garanzia che gli edifici in questione rispettano tutti i requisiti di legge necessari per garantire alle persone di vivere in tutta sicurezza e in pieno comfort nei locali. Soltanto le persone che non hanno nulla da perdere non si preoccupano. A rafforzare nei creduloni la convinzione che tutto è regolare contribuisce l’iniziativa intrapresa dalla locale associazione di protezione civile. Infatti, perché si dovrebbe dubitare sulla sicurezza della struttura visto che un’ associazione, la cui attività di interesse pubblico che ha come finalità anche la tutela e la salvaguardia della pubblica incolumità, ha organizzato un corso di “manovre di disostruzione pediatriche” che si è tenuto lo scorso 19 aprile presso il centro sociale Paolo Capua di Lazzaro?. Giova ricordare che nel 2008 l’attuale Sindaco del Comune di Motta San Giovanni Ing. Paolo Laganà in una richiesta contributo per il ripristino del centro sociale P.Capua di Lazzaro inviata al Presidente della Provincia affermava che la struttura ha subito gravi danni culminati nella caduta di parte degli intonaci e dei laterizi di copertura rendendo inagibile gran parte dell’edificio composto da un solo piano fuori terra. Fortunatamente, continua la richiesta, il tutto è accaduto nelle ore notturne, senza provocare danni alle persone.
Tale grave episodio non è servito di insegnamento a nessuno. Deve scapparci il morto per crederci. In tal caso nessuno potrà dire: io non sapevo, io non volevo. La Giunta Laganà deve spiegare perché non informa la popolazione su come effettivamente stiano le cose. Se è tutto regolare come si vuol far credere perché non si mostrano le carte invece di rassicurare a parole la gente. E’ un diritto dei cittadini essere informati e un dovere di chi amministra informare e governare con la massima trasparenza. Non siamo in campagna elettorale, qua c’è di mezzo la tutela della salute e della vita delle persone. A tal riguardo appare opportuno richiamare la risposta di un genitore al commentato di un articolo pubblicato sul servizio di rete sociale “Facebook” riguardante la certificazione igienico sanitaria della scuola materna di Lazzaro:“”…..(ad una riunione sindaco ed assessore hanno detto che ci sono tutte le carte e qualunque dubbio abbiamo loro possono farci vedere la documentazione) non andiamo a richiederla perchè a sto punto sembriamo dei genitori veramente DISGRAZIATI se sappiamo di determinate situazioni e continuiamo a mandarli ugualmente all’asilo””. Leggendo questo commento nel rilevare quanto cieca può essere la fiducia in chi ci amministra, la mia mente è volata alla quartina del Demetrio Metastasio ovvero “È la fede degli amanti come l’araba fenice: che vi sia, ciascun lo dice; dove sia, nessun lo sa….”. La telenovela continuerà.
Vincenzo Crea
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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1 thought on “Lazzaro (RC), una popolazione dalla memoria corta”