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Riceviamo e pubblichiamo:
Premetto che il principale interlocutore per il cittadino è il Sindaco. A tale figura istituzionale la scrivente associazione ha più volte segnalato, oltre la condizione di forte degrado in cui versa da qualche tempo il cimitero di Lazzaro, il ripetersi di alcuni furti sacrileghi. Per ultimo lo scorso 21 luglio si segnalava il furto dei due pluviali discendenti di rame posti ai lati esterni della chiesetta del cimitero. Il cimitero di Lazzaro da anni rimane permanentemente aperto. All’interno del camposanto spesso sono stati notati dei cani randagi. Mi sono curato di segnalare al Signor Sindaco, notiziando la regione Calabria e il Direttore Generale dell’ASP 5 di Reggio Calabria l’esigenza di istituire le figure di becchino e di Custode Cimiteriale, al fine di assicurare anche un servizio di custodia di tutta la struttura cimiteriale e di assolvere alle normali attività di pulizia, manutenzione, ordine, vigilanza, apertura e chiusura del camposanto.
Tale segnalazione è rimasta una voce nel deserto, sebbene nel cimitero di Lazzaro continuano a verificarsi altri furti, tra cui l’asportazione di alcuni portafiori in ottone. Il furto sacrilego però che fa riflettere e ci inquieta è riferito all’asportazione di recente di alcune foto di defunti. In un caso per asportare la foto è stata forzata la cornice affissa sulla lapide. In merito pare sia stata presentata dagli interessati denuncia ai carabinieri di Lazzaro. Questo fatto ci inquieta soprattutto perché non vediamo uno scopo, una logica, una connessione a cui ricondurre il furto.
Si deve sottolineare che nell’area di libero transito posta sulla destra appena entrati nel cimitero si è provveduto a suo tempo al seppellimento di una salma che qualora fosse ancora presente viene continuamente oltraggiata in quanto viene calpestata dovendo a transitare su detta area. Fino al 1996 nel cimitero di Lazzaro era assicurato il servizio di custodia e le cose andavano meglio, dopo la morte del custode avvenuta il 15 novembre 1996 non si è provveduto ad una nuova nomina e le cose sono man mano peggiorate. Oggi il cimitero è in stato di completo abbandono.
Alla luce di quanto esposto, ritenendo che un cimitero senza il servizio di custodia non può per legge rimanere aperto, ho chiesto a S.E. il Signor Prefetto della Provincia di Reggio Calabria di voler valutare la necessità di disporre che il camposanto di Lazzaro venga chiuso ovvero che al predetto cimitero venga assegnato un agente di polizia locale, o altra figura istituzionale ritenuta da S.E. più idonea, stabilendo i giorni e gli orari di apertura e chiusura del cimitero. Il provvedimento dovrebbe interessare anche il camposanto di Motta SG, se come ipotizzato non risultasse assicurato il servizio di custodia.
Colgo l’occasione per ringraziare, anche a nome del Comitato e degli iscritti all’Associazione e del Presidente Avv. Francesco Nucara il Signor Prefetto dott. Vittorio Piscitelli per l’attenzione che ha voluto riservare alle numerose, purtroppo, segnalazioni di questa Associazione.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
Responsabile e coordinatore del territorio nazionale
Area di interesse tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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