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Riceviamo e pubblichiamo:
Ieri 26 settembre sono iniziati i lavori allo svincolo di Lazzaro Sud consistenti nella realizzazione di un marciapiede per la viabilità pedonale.
A tal riguardo questa associazione aveva ripetutamente segnalato anche ai Ministeri competenti la pericolosità per la circolazione veicolare e pedonale determinata dell’intervento eseguito dall’ANAS al precitato incrocio. Posto che per la realizzazione di un percorso pedonale sicuro in ambito nuovo svincolo di Lazzaro Sud, in destra della corsia di uscita della Ss 106 era necessaria una maggiore occupazione di sede che avrebbe interessato nell’ordine di 2-3 metri circa l’area sottoposta a vincolo archeologico confinante con la via Nazionale località Lia, visto la grave disattenzione dell’ANAS e del Comune, abbiamo richiesto alla locale Soprintendenza per i beni Archeologici della Calabria se tale occupazione avrebbe potuto trovare parere favorevole da parte della precitata Soprintendenza e quali fossero le condizioni per favorire il buon esito della procedura espropriativa. Sembrerebbe che tale richiesta sia stata accolta, poiché si sta provvedendo a realizzare il marciapiede allargando la sede stradale. Speriamo che si tengano in considerazione gli accorgimenti ripetutamente indicati da questa Associazione tra cui la necessità di allargare la rotatoria in quanto i mezzi pesanti non possono effettuare le manovre e rimuovere il pericolo rappresentato dalla parte di corona giratoria lato Lazzaro Centro, che non consente alcun possibile e reale flusso veicolare. Pertanto sarebbe opportuno che l’isola circolare fosse collegata direttamente all’isola triangolare lato Lazzaro Centro.
Visto gli interventi male eseguiti che hanno acuito il pericolo e tenuto conto dell’inerzia dell’Amministrazione comunale che avrebbe approvato il progetto senza indicare delle prescrizioni, abbiamo interessato la Direzione Generale delle Infrastrutture stradali esplicitando le nostre puntualizzazioni sugli interventi eseguiti e su quelli da eseguire (due rotatorie) a Lazzaro, richiamate nella segnalazione dello scorso 15 luglio, con la quale si contestava tra l’altro quanto asserito dall’ANAS ovvero che lungo la Ss 106 (ponte stradale San Vincenzo- Capo D’Armi) non era consentito dal Codice della Strada il percorso pedonale, richiamando l’acuirsi del pericolo a seguito dell’intervento al Bivio Lazzaro Sud e Pellaro Località Fiumarella..
La Direzione Generale per le Infrastrutture Stradali Divisione II, che ha sempre tenuto in considerazione le proposte formulate dal Comitato Torrente Oliveto lo scorso 18 luglio invitava l’ ANAS ad informare la prefata Direzione sui chiarimenti che sarebbero stati forniti allo scrivente in merito a quanto segnalato. Ancora si è in attesa di ricevere notizie.
Vincenzo CREA
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