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Riceviamo e pubblichiamo da Vincenzo CREA Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” e Referente unico dell’ANCADIC Onlus
“Il sottoscritto Vincenzo Crea quale cittadino di Lazzaro e Referente unico dell’ANCADIC Onlus, nonché responsabile del comitato “Torrente Oliveto”, avverte il dovere civico di far conoscere e denunciare una forte pressione su Lazzaro del punteruolo rosso, in particolare sulle palme situate sul lungomare “Cicerone” e chiede di voler disporre opportuni accertamenti per i fatti che in sintesi mi premuro ad esporre. Il lungomare Cicerone da qualche tempo versa in uno stato di innegabile abbandono e a causa della mancata manutenzione del patrimonio verde le palme potrebbero diventare da oggetto di abbellimento estetico del paese a oggetto di rischio e pericolo per chi si trova nelle vicinanze, infatti i rami secchi penzolanti su alcune palme spesso si sono staccati, non solo, ma le palme presentano secondo me uno stato di sofferenza anche alla base del fusto e il marciapiede in alcuni tratti è sollevato probabilmente dalle radici delle stesse. Si rappresenta che non si è provveduto a curare una palma infestata posta davanti all’ex ristorante “l’Accademia” facendo ricorso all’abbattimento della stessa. Una scelta forse sbagliata e comunque che non ha dato risultati apprezzabili anche perché è stata lasciata una parte del fusto ove si è annidato il punteruolo rosso. A distanza di poco tempo altre due palme situate a pochi metri hanno subito la stessa sorte. Anch’esse sono state tagliate e nel tronco ancora è presente il punteruolo rosso. Lo stesso dicasi per una palma situata nell’area cortilizia del Centro sociale “Paolo Capua” di Lazzaro e altre due palme antistante la delegazione municipale che sono prive di vita. A seguito di un incendio doloso appiccato giorni addietro su due palme poste alla finitura Sud del lungomare Cicerone, il Comune di Motta San Giovanni lo scorso 23 maggio ha provveduto alla potatura di alcune palme situate sul predetto lungomare. Senza addentrarci nei meandri di un terreno prettamente tecnico, che esula quest’associazione da qualsiasi valutazione tecnica, tuttavia quali semplici cittadini osservatori dello stato dell’arte riteniamo che per alcune piante, in particolare phoenix canariensis, poste davanti all’ex ristorante “l’Accademia”, non sarebbe questo il periodo indicato per la potatura in quanto il coleottero sarebbe in piena attività. Per quanto precede si chiede di voler disporre gli accertamenti che si riterrà necessari per evitare il protrarsi o l’aggravarsi delle conseguenze che potrebbero presentarsi a breve termine sul restante patrimonio arboreo anche a seguito di interventi che potrebbero rivelarsi non eseguiti nel rispetto delle norme di buona tecnica agronomica e arboricolturale e dei principi fissati dalle leggi di settore e regolamenti comunali. Ovvero riscontrare, tra l’altro, se si è badato di non provocare lesioni e/o ferite che portassero allo scoperto parti verdi – fonte di attrazione ed ingresso dei parassiti in questione – proteggendo la superficie di ogni taglio con prodotti antiparassitari adeguati. Riscontrando inoltre il corretto smaltimento dei rami tagliati delle palme probabilmente infette presso una discarica autorizzata per il trattamento”.
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