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Nemmeno il tempo di rimuovere una situazione di potenziale pericolo per l’incolumità pubblica che un nuovo rischio è apparso all’orizzonte. Invero intorno alle dieci dello scorso 4 gennaio il vento che si è abbattuto sul paese di Lazzaro ha provocato il cedimento della parte superiore del palo metallico dell’illuminazione pubblica situato sulla via Magna Grecia ex via provinciale Motta adiacente al civico 22/24. Fortunatamente la parte metallica che ha ceduto si è appoggiata sul cavo ENEL sorretto da un filo d’acciaio, mentre l’armatura dove era montata la lampada è caduta sulla proprietà privata appoggiandosi sui rami degli alberi. Non si sono registrati danni a persone o cose. Nella stessa mattinata a seguito di segnalazione inoltrata ai Carabinieri è intervenuto personale del Comune di Motta SG e la ditta che gestiste il servizio pubblico per conto dell’Ente comunale che visto la complessità dell’intervento si è limitata a rimuovere l’imminente pericolo. Tutto il tratto interessato dall’illuminazione pubblica è al buio. Si tratta dell’ennesimo episodio di questo genere che si verifica nel paese di Lazzaro.
Tra i tanti, cito i più recenti in ordine di tempo lo scorso 14 maggio a qualche centinaio di metri sempre sulla ex via Provinciale Motta e in data 14 febbraio 2014 sulla Ss 106 al Km. 20+350. Sin dal 2010 con ripetute segnalazioni il Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” ha rappresentato all’Amministrazione comunale la necessità di fare un monitoraggio complessivo degli impianti dell’illuminazione cittadina, molti dei quali sono vetusti e in stato di forte degrado, con evidenti segni di corrosione alla base. Purtroppo il ripetersi di tali gravissimi episodi certificano che sostanzialmente nulla è stato fatto e l’illuminazione pubblica è abbandonata a se stessa. In questo contesto parlare di rispetto delle norme sull’ l’inquinamento luminoso e di risparmio energetico potrebbe apparire fuori luogo. Però è bene ricordare che l’illuminazione pubblica rientra nelle prestazioni di servizi da iscrivere in un capitolo ben preciso del bilancio di qualsiasi ente locale e l’adozione di un serio piano d’illuminazione Pubblica comunale permetterebbe, specialmente ad un Comune virtuoso come quello che a dire del Primo Cittadino è il Comune di Motta San Giovanni, perfino di rifare senza alcuna spesa l’impianto d’illuminazione stradale attraverso il Meccanismo del Finanziamento Tramite Terzi.
Va ricordato che in caso non vengano resi servizi adeguati di illuminazione esistono responsabilità amministrativo-contabili previste dall’art. 93 del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali per gli amministratori e il personale dei precitati enti ed anche in caso di carente manutenzione all’impianto di illuminazione pubblica, ci si potrebbe trovare dinnanzi alla categoria del danno c.d. “da disservizio” con possibile addebito ai pubblici dipendenti anche del danno all’immagine per il discredito gettato sull’amministrazione di competenza. Ci auguriamo che non si attenda il prossimo crollo per adempiere al proprio dovere perché potrebbe essere troppo tardi.
Vincenzo CREA
Responsabile Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
e Referente unico dell’ANCADIC Onlus
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