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Esprimiamo la nostra solidarietà all’Associazione “Libera” per la triste vicenda cui è stata involontariamente coinvolta. La nostra solidarietà va estesa ai titolari di altre strutture balneari e attività artigianali che si sono viste negare il rinnovo di concessioni demaniali o edilizie e hanno dovuto ricorre al Tribunale Amministrativo regionale per ottenere il riconoscimento di tale diritto.
Certo che in un momento in cui a Lazzaro si parla tanto di cultura della legalità questa vicenda non ci voleva proprio e ci si domanda da quale parte stia l’Amministrazione comunale. La notizia del mancato rinnovo della concessione non ha colto di sorpresa quest’associazione anche perché da anni ripetiamo che il cittadino che vuole operare nel rispetto della legge trova notevoli difficoltà nell’ottenere i relativi permessi abilitativi, che l’Amministrazione comunale non opera con la dovuta trasparenza e che appare restia a rispondere alle richieste dei cittadini.
Il paese in questi ultimi anni invece di andare avanti, giorno dopo giorno regredisce: si parla tanto di sviluppo del turismo, si combatte tenacemente il progetto della centrale a carbone che dovrebbe sorgere nel vicino comune di Monrebello J., ma non si vede alcuna luce in fondo al tunnel del possibile sviluppo economico e sociale. Mi chiedo se il Comune, che spesso dichiara di porre la massima attenzione proprio allo sviluppo turistico del paese, si renda conto di quale possa essere l’entità del danno economico che il mancato rinnovo di una concessione demaniale o altra autorizzazione comporti alle attività commerciali. Sono questi i comportamenti che recano danni all’immagine del paese, non le mie segnalazioni.
Tale brutta vicenda, però, non deve scoraggiare Filippo Cogliandro e gli altri titolari di strutture ricettive dal prosieguo di iniziative per rilanciare il territorio, anche se per quest’anno, tenendo conto dei tempi tecnici necessari per l’allestimento della struttura si potrebbe dire che la stagione estiva sia finita. Da quanto si è letto in questi giorni non mi sembra siano stati evidenziati ritardi nella presentazione dell’istanza di rinnovo della concessione demaniale, quindi si deve rilevare che, sebbene siano state approvate delle leggi per velocizzare il procedimento amministrativo ancora la pratica è in fase istruttoria, pertanto, atteso che si dovranno ancora acquisire i pareri ed i provvedimenti degli enti ed uffici indicati dal codice della navigazione, dal relativo regolamento e dalla legislazione, si prevedono tempi ancora lunghi per l’ottenimento della concessione demaniale.
Va ricordato che i Comuni, anche se non sono ancora dotati di un piano comunale delle coste, possono rilasciare concessioni demaniali per nuovi stabilimenti balneari. I precisi vincoli imposti dalla regione Calabria cosa dicono: che quest’anno non si dovranno rilasciare concessioni demaniali marittime o che le stesse verranno rilasciate a Natale? C’è da dire che, a mio avviso, il silenzio serbato dall’amministrazione sull’istanza di rinnovo della concessione demaniale marittima, una volta scaduto il termine di conclusione del relativo procedimento, non ha valore provvedimentale né di rigetto né di assenso.
Dunque, a fronte dell’inadempimento dell’amministrazione su un’istanza di rinnovo della concessione demaniale marittima, è necessario che il privato attivi un procedimento dinanzi al Tribunale amministrativo, affinché sia dichiarata l’illegittimità dell’inerzia della pubblica amministrazione e costringerla, per questa via, a pronunciarsi circa la domanda di rinnovo.
Apprendiamo, infine, che l’Amministrazione Comunale “motu proprio” ha avviato contatti con il confinante Comune di Montebello Jonico al fine di valutare l’eventuale accorpamento dei due Comuni: non sarebbe il caso di coinvolgere anche l’opinione dei Cittadini?
E’ necessario che le istituzioni facciano chiarezza sulla vicenda.
Vincenzo CREA
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