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Di seguito la nota di Vincenzo Crea, Referente unico dell’ANCADIC Onlus e responsabile del Comitato spontaneo Torrente Oliveto:
“Da circa due mesi in via degli Scalpellini di Lazzaro a pochi metri dal Comando Stazione Carabinieri, sgorga continuamente dal manto stradale una copiosa quantità di acqua, probabilmente per uso umano. Accanto vi è un pozzetto fognario. Il perdurare di tale fenomeno ha favorito l’erosione del manto stradale. Mi risulta che le articolazioni del Comune di Motta SG sono state ripetutamente informate dai residenti e pur avendone preso direttamente atto della criticità, ancora non si è provveduto alla messa in pristino dello stato dei luoghi. Visto che si dovrebbe rompere il manto stradale utilizzando il martello demolitore, un abitante comunicava la disponibilità acché la ditta colleghi l’utensile all’impianto elettrico privato.
Prendiamo atto che la giunta comunale ha deciso di effettuare controlli straordinari sulle utenze idriche per individuare i furti di acqua e sanzionare i possessori di pozzi privi di contatori idrici. Non ci si rende conto però della necessità di intervenire per evitare i perduranti sprechi di acqua che finiscono a mare e nei torrenti.
Nulla si è fatto per eliminare la perdita di acqua che da anni fuoriesce dalla tubazione idrica posta sotto il ponte stradale di San Vincenzo e quella da oltre quattro mesi in via Giuseppe Gulli di Motta San Giovanni, contrada Ambra. Ben vengano questi controlli ma sarebbe necessario deliberare interventi sulla rete idrica comunale che è un colabrodo. E’ vero che si parla di acqua che ci disseta ed è elemento essenziale per la vita, ma a chi si vuol dar da bere che dopo trenta anni che si parla di furti di acqua, nulla si è fatto, oggi a fine legislatura si è trovato il coraggio, perché di coraggio si tratta, di stanare chi ruberebbe l’acqua. Vediamo se questa volta chi di competenza sia coerente con quanto deliberato dalla Giunta comunale.
Per quanto riguarda la sanzione che si vorrebbe irrorare ai possessori di pozzi privi di contatore idrico, rileviamo che come sempre si cerca di sanzionare il ceto debole, ovvero il cittadino, che già non sa come sbarcare il lunario per pagare, a volte richiesto illegittimamente, le gravose tasse e imposte, purtroppo senza avere i servizi. Si dovrebbe invece sanzionare il funzionario che ha autorizzato la costruzione dei pozzi senza poi eseguire la sorveglianza tecnica, permettendo così per decenni che si emungesse acqua a ruota libera.
Va ricordato che la concessione all’esercizio di un pozzo è subordinata all’obbligo di installazione di un misuratore di portata ed alla comunicazione annuale delle portate emunte. Visto che, come riportato dagli organi di Stampa la Giunta comunale parla di numerosi pozzi presenti sul territorio comunale, si domanda se sono state verificate le motivazioni circa l’esigenza del prelievo e del fabbisogno idrico”.
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