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Intorno alle ore 11,00 di ieri 14 luglio, si è registrato l’ennesimo incidente stradale senza feriti sulla Ss 106 di Lazzaro all’altezza del km 19+VII. L’incidente ha visto coinvolte un’autovettura Peugeot e una Opel Astra. Intervenuta la polizia stradale e due carri attrezzi che hanno provveduto a rimuovere e trasportare in deposito le autovetture incidentate.
Da quanto si è appreso sul posto sembrerebbe che lo scontro sia stato causato da una delle consolidate manovre vietate dal Codice della Strada che in quel tratto sono ripetutamente commesse, ma connesse alla particolare localizzazione del centro abitato che come più volte ribadito nel tratto di strada dal ponte stradale San Vincenzo a Capo D’armi si sviluppa longitudinalmente a sinistra della SS 106 senza offrire agli abitanti di Sant’Elia alcuna possibilità di sicura diversione in sinistra ovvero di inversione di marcia che possa consentire loro di raggiungere le proprie abitazioni.
Lo studio della segnaletica orizzontale con l’istituzione delle corsie di accumulo di svolta a sinistra è stato più volte richiesto e ribadito dalla cittadinanza che ha però trovato risposta nell’intervento sul ponte San Vincenzo di recente attuazione, che a detta dell’ANAS è stato “richiesto a gran voce dal Comitato Lazzaro Sud e dal Sindaco del Comune di Motta SG in sede di sopralluogo del 13 novembre 2013”.
Non volendo mettere in discussione la veridicità di tale ultima affermazione dell’ANAS comunicata a questa associazione, per noi la richiesta del Comitato Lazzaro Sud ha sempre rivestito un carattere di visione globale del tratto in esame e non di tipo localistico, sempre preordinato alla rimodulazione della segnaletica orizzontale ed alla realizzazione del nuovo svincolo di Sant’Elia.
Riteniamo che la scelta adottata avrebbe dovuto essere funzione delle reali esigenze della mobilità quotidiana della cittadinanza nella giusta scala di priorità, supportata tecnicamente dal rispetto della sicurezza stradale. L’incidente di oggi dimostra una scarsa valutazione delle richieste dei cittadini e un permanere, loro malgrado, dei gravi pericoli stradali con cui sono costretti a convivere quotidianamente.
Vincenzo CREA
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