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Riceviamo e pubblichiamo:
“Il recente tragico incidente avvenuto all’imbocco della galleria di Bovalino ove ha perso la vita il signor Giovanni Zappavigna rafforza l’impellente necessità di un progetto efficace di messa in sicurezza della Ss 106 Ionica e delle gallerie che non presentano le basilari norme di sicurezza, tra cui quella di Capo D’Armi, già oggetto di segnalazione della scrivente associazione in data 18 febbraio 2013. Quest’ultimo incidente mortale ci spinge a ribadirlo con maggior forza e a richiedere agli Enti un intervento immediato, innanzitutto nella galleria di Capo D’Armi che mantiene un alto indice di pericolosità per la circolazione veicolare, in particolare per i pedoni e veicoli a due ruote, pericolo dovuto alla mancanza del marciapiede o spazi da destinarsi a tale utenza. Si pone in evidenza che il tratto stradale è frequentato anche da gruppi di ciclisti dilettanti.
Come anzi detto con richiesta del 18 febbraio 2013 diretta al Comune Motta San Giovanni, al Comune di Montebello Jonico, all’ Anas Sezione Viabilità di Catanzaro e alla Sezione Staccata di Reggio Calabria e al Provveditorato Interr.le alle OO.PP. per la Sicilia e la Calabria – Sede coordinata di Catanzaro si richiamava l’attenzione degli Enti competenti sulla necessità di intervenire nel corso dei lavori di ammodernamento e messa in sicurezza del tratto di ss 106 Reggio/Melito per rimuovere il potenziale pericolo minacciato dalla galleria di Capo D’Armi, pericolo determinato dalle criticità sopra citate.
Si ravvisava la necessità di predisporre un progetto integrato da parte del Comune di Motta San Giovanni e di Montebello Ionico per colmare alcune lacune che in fase di approvazione degli elaborati progettuali presentati dall’ANAS sarebbero sfuggiti all’attenzione delle precitate amministrazioni comunali. Si proponeva la realizzazione di una pista ciclabile che dalla località Capo d’Armi giungesse fino al porto di Saline, attuabile mediante il ripristino del vecchio tratto di Strada Statale posta lato mare all’esterno della galleria. Si potrebbe anche utilizzare la dismessa galleria ferroviaria che passa sotto la ss 106 per la cui cessione anni addietro erano state avviate e quasi concluse trattative da parte degli amministratori pro tempore con le ferrovie. Io credo che se c’è la volontà le soluzioni e le risorse economiche si riescono a trovare. In ogni modo di fronte agli incidenti che ripetutamente si registrano con epiloghi spesso mortali gli Enti competenti, le istituzioni e i cittadini non possono rimanere immobili e rassegnarsi ad ogni incidente pensando “domani è un altro giorno…… purtroppo non per tutti”. Ci dobbiamo invece domandare ancora una volta si si poteva fare qualcosa per evitare la tragica fine del signor Giovanni Zappavigna.
Vincenzo CREA
Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
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