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Di Vincenzo Crea (Referente unico dell’A.N.CA.DI.C Onlus – Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”):
QUELLA STRADA NON E’ AGIBILE. Atteso che il Comune di Motta SG, intervenuto in emergenza dopo il crollo del tratto di strada di Paolia, si sarebbe limitato a delimitare la strada, sembrerebbe senza tenere conto della grossa perdita idrica che scorreva a valle sul terreno franato, verosimilmente a causa della rottura di qualche condotta idrica e tenuto anche conto che a dire di alcuni abitanti in quel tratto ci sarebbero anche delle sorgenti di acqua, e ciò desta ancora più preoccupazione, nella prima mattinata di domenica 12 febbraio visto il livello di criticità idro-geologica in atto giacché l’acqua continuava a sgorgare dal terreno franato e scorrere verso valle, determinando un allagamento e avendo altresì notato che l’acqua trasudava dal versante della strada interessata dalla frana e provocava leggeri sgretolamenti di terra sottostante alla stessa, essendo alto il rischio di ulteriore frana che avrebbe potuto inevitabilmente interessare la strada, sembrerebbe utilizzata anche dallo scuolabus, richiedevo telefonicamente l’intervento dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria. Giunti tempestivamente sul posto certificavano lo stato di pericolo in atto determinato anche dalla grossa perdita di acqua, di cui non era possibile individuare l’origine, e provvedevano ad interessare a mezzo fax la Prefettura di Reggio Calabria e il Comune di Motta SG sottolineando l’urgenza degli interventi a salvaguardia della popolazione.
Durante il sopralluogo non è stato possibile ai Vigili del Fuoco nonostante i numerosi tentativi tramite il proprio Comando rintracciare personale del Comune di Motta Sg per avere ulteriori e più precise notizie. Più volte ho evidenziato la necessità che fosse garantito presso l’Amministrazione comunale un servizio di pronto intervento e fosse istituita un’utenza telefonica pubblica (numero verde) a cui il cittadino potrà rivolgersi.
La problematica in atto si presenta di non facile risoluzione e si intravedono tempi abbastanza lunghi per il ripristino dell’arteria stradale, la situazione potrebbe peggiorare a seguito delle prossime piogge.Qualche mamma avendo paura di transitare in macchina con i bambini nel tratto di strada interessato dalla frana, si sarebbe trasferita presso l’abitazione dei propri genitori. Bene ha fatto la signora, perché quella strada non è agibile e chi l’ha dichiarata agibile si è assunto una grossa, ma grossa responsabilità. Come precedentemente detto, a mio avviso, sarebbero necessarie anche verifiche geologiche, per individuare tra l’altro se effettivamente insistono sorgenti d’acqua e quali danni potrebbero arrecare al territorio.Ancora oggi l’acqua scorre lungo la strada lato Reggio. Certo, collocare una condotta idrica sotto il manto stradale, in un terreno già instabile per i fattori in precedenza menzionati, non è stata una felice idea. Ma il nostro territorio è ricco di idee “felici”.
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